Chi non ha presente la Yaris, l’automobile dei teoremi?

La lanciò la Toyota nei primi anni del nuovo millennio. Da quattro anni a questa parte, però, l’unico vero teorema della Toyota sembra essere questo: dato il passare degli anni, il primato delle vendite nel mercato mondiale delle quattro ruote resta sempre alla tecnologia dell’azienda che ha sede nella “capitale industriale” della prefettura di Aichi. 

2012-2015: la Juventus nipponica dell’auto ha vinto il suo quarto scudetto di fila, per il numero di auto vendute ai quattro angoli del globo. Alle sue spalle, ancora una volta, giganti internazionali del calibro della Volkswagen (la “scandalosa” Volkswagen) e General Motors.

Questi i “punti” che giustificano lo scudetto: nel corso del 2015, la Toyota ha venduto a livello globale 10,5 milioni di auto su base consolidata: lo dice, cioè, il bilancio stilato dalla casa-madre della Toyota, e riguarda tanto il mercato interno quanto quello estero. Complessivamente, c’è una piccola flessione dello 0,8%, compensata però dal +0,9% fuori dal Giappone, con 7,98 milioni di auto vendute.

Si fanno sempre più ricorrenti, intanto,  le voci di una possibile alleanza produttiva tra la Toyota e la Suzuki nei paesi asiatici: i leoni delle quattro ruote incrocerebbero, così, i loro destini economico-finanziari con i leoni delle due ruote di Hamamatsu.

A parte le reminiscenze di icone fortunate della storia industriale (il cane a sei zampe dell'Eni, ad esempio), la prospettiva “chimerica” è senz’altro vincente: e la borsa di Tokyo, giustamente, gongola.