I dati Eurostat presentati dal Ministero dello Sviluppo economico, rivelano che le maggiori difficoltà del nostro paese sono nei settori dell’industria e del lavoro e a rilento va soprattutto l'occupazione giovanile.Dal minimo registrato durante la crisi, L'Italia ha recuperato solo 0,9 punti contro i 2,7 della Germania, i 4,2 della Gran Bretagna e l’1,9 della Spagna.
In Italia il tasso di occupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è solo del 15,1% contro il 28% della Francia, il 43,8% della Germania, il 48,8% del Regno Unito e il 17,7% della Spagna.
Rispetto ai picchi negativi della crisi il recupero è stato solo di 0,9 punti, contro l’1,9 della Spagna, il 2,7% della Germania e il 4,2 della Gran Bretagna. il confronto con la Germania, e con il Regno Unito resta impietoso.
La Spagna, ha come l’Italia un tasso di disoccupazione ancora altissimo al 21,6%, ma ha comunque recuperato: 4,7 punti contro l’1,6 di Roma.
Per quanto riguarda il livello della produzione industriale italiana è di oltre il 31% inferiore rispetto ai massimi precrisi e ha recuperato solo il 3% rispetto ai minimi toccati durante la recessione. La Francia ha recuperato l'8%, la Germania il 27,8%, la Gran Bretagna il 5,4% e la Spagna il 7,5%.
Per ciò che concerne l’edilizia il confronto è ancora più penoso ad ottobre del 2015 l'Italia era 85 punti sotto il massimo precrisi ed ha toccato il nuovo minimo assoluto dall'inizio della crisi economica. Secondo Eurostat, tutti gli altri big hanno invece recuperato, del 3,4% la Francia il 32,9% la Spagna.
La cosa positiva italiana è il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. L’unico dato dove l'Italia batte tutti i partner europei, forse perché la speranza è l’ultima a morire quando non c’è niente altro a cui appigliarsi.
Per il ministero dello Sviluppo economico in ’Italia la ripresa è iniziata solo tra il 2014 e il 2015, e i problemi ci sono. Problemi che il governo sta cercando di risolvere con la legge di stabilità .