Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Francia, sicurezza straordinaria prolungata

Arriva intanto certezza della morte di Abaaoud

Condividi su:

Alla fine il blitz di Saint-Denis è servito al suo scopo.

Abdelhamid Abaaoud, la mente degli attentati al Bataclan e allo Stade de France  di sette giorni fa, è stato effettivamente eliminato nel corso del contrattacco delle forze di sicurezza francesi. La conferma è arrivata dalla Procura parigina il 19. Ma si sa che, in una guerra come questa al terrorismo, un successo di oggi non è un successo per sempre: la Francia e l’Occidente tutto, ormai, hanno imparato bene la lezione, che è molto semplice: per un Abbaoud abbattuto oggi, sarà necessario affrontarne altri venti domani.

Ecco perché innanzitutto nel Paese delle banlieu, nonostante le affermazioni di Hollande (“La Francia non si perderà, risponderemo all’odio con la fratellanza”), è imprescindibile proseguire sulla strada delle misure di sicurezza rafforzate. Straordinarie. A poche ore dalla conferma definitiva e ufficiale della morte dell’ultimo incubo Abaaoud il Parlamento francese ha approvato, come richiesto dal governo di Valls,  il prolungamento di altri tre mesi dello stato di emergenza scattato subito dopo gli attacchi terroristici di venerdì 13 novembre, e che si protrarrà fino alla fine del mese, più precisamente fino al 26 novembre.

La legge a cui Palazzo Borbone (la Camera bassa del Parlamento transalpino, meglio nota come Assemblea Nazionale) ha detto sì (l’approvazione del Senato, cioè di Palazzo del Lussemburgo, è prevista per oggi), estenderà dunque fino al 25 febbraio i poteri straordinari dei prefetti, tra i quali c’è anche quello di vietare manifestazioni pubbliche a scopo precauzionale. E, sempre per tre mesi, i poliziotti saranno autorizzati a portare armi anche se non in servizio.

In uno scenario del genere non possiamo escludere niente, neppure la possibilità di un attacco con armi chimiche”, ha fatto intendere Valls in Aula:  parole che, semmai ce ne fossero state ancora, hanno fatto piazza pulita delle perplessità dei deputati sul testo governativo.

Condividi su:

Seguici su Facebook