Il sessantaseienne Jeremy Corbyn ha nettamente vinto le primarie del Labour inglese con il 59,5% dei consensi.
Corbyn succede a Ed Miliband e cercherà di risollevare il Partito Laburista dal lungo letargo di consensi degli ultimi anni. Con buona pace dell'ala più liberale del partito, rappresentata da mostri storici quali Tony Blair e Gordon Brown, Corbyn ricomincia da dove è sempre stato, da sinistra.
Le sue prime parole le ha spese per i migranti, “faremo una grande manifestazione” e per garantire un concreto sostegno ai sindacati denunciando senza mezzi termini come antidemocratica la riforma promossa dal governo Cameron per limitare il diritto di sciopero
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La sensazione è che, dopo tanta inconcludente creatività, nella sinistra inglese sia tornata di moda la sobrietà delle idee e con essa la voglia di riscrivere pagine e titoli con tinte di una ritrovata “normalità”.
Parafrasando lo spirito giornalistico, è come se fosse tornata la voglia di leggere nuovamente di un cane che morde il padrone e non più il contrario.