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Israele, panico al Gay Pride di Gerusalemme: sei feriti da un attentatore

La Polizia ha fermato un ultraortodosso già responsabile di un attacco simile

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Il Gay Pride, tradizionale parata pacifica a favore dei diritti LGBT che si tiene ormai in molte città del mondo, ha visto momenti di tensione e panico a Gerusalemme oggi, quando un individuo, forse insieme ad un complice, si è mescolato ai partecipanti per poi accoltellarne sei, due dei quali in modo grave.

L'attentatore è stato prontamente bloccato dalle Forze di Sicurezza presenti intorno alla manifestazione: si tratterebbe di un ebreo ultraortodosso di nome Yishai Schlissel, che già dieci anni fa si era reso responsabile di un crimine uguale alla stessa manifestazione, assalendo cinque persone.
Il quarantenne, condannato a dodici anni di prigione, era uscito tre settimane fa ed ha messo in atto nuovamente lo stesso modus operandi, lasciando perplessità sull'operato di chi ha deciso che il soggetto potesse circolare liberamente.

La marcia, nonostante gli attimi di terrore vissuti, è andata avanti e ha visto la presenza di circa duemila persone, ostacolate dalla protesta di alcuni gruppi di estrema destra israeliani, che vedono la manifestazione come un'offesa ai dettami religiosi ebraici e un momento di accomunanza tra ebrei e palestinesi, in un paese troppe volte dilaniato dall'odio.

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