Eurosummit senza un nulla di fatto, o quasi. La Grecia non ha presentato un piano di risanamento, a dispetto di quanto pareva annunciato, anche se l'intervento degli USA ha aperto spiragli per una trattativa: il presidente Obama si è infatti intrattenuto al telefono sia con Tsipras che la cancelliera Angela Merkel, come ha annunciato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest.

Nelle lunghe telefonate Obama ha ribadito la necessità della presenza greca nell'eurozona, auspicando che arrivi ad Atene un concreto aiuto europeo. La pressione statunitense sulla tragedia greca dell'eurodisputa non è stata isolata: il ministro all'Economia ellenico Stathakis ha infatti subito dopo informato che il suo governo invierà una richiesta di aiuti Esm (European stability mechanism) per la durata di due anni.

Stasera si è deciso di aspettare fino a domenica per la proposta di Atene, in occasione di una nuova riunione europea – ha affermato Matteo Renzi lasciando l'Eurosummit – Bisogna impegnarsi per chiudere un accordo entro domenica, anche se non ci sono le condizioni per un discorso strategico sul debito greco - ha continuato, non nascondendo la perplessità di molti leader europei sulla situazione.

Se per Matteo Renzi il clima dopo il referendum pare non essere migliorato e i risultati si possono agevolmente ottenere ma solo con la buona volontà per il neo ministro alle Finanze ellenico Tsakalotos i paesi europei hanno dimostrato la volontà politica di dare una nuova possibilità alla Grecia. Parole che sembrano però non trovare riscontro nelle affermazioni della Merkel, che ha parlato di come non esista un quadro per negoziare su un programma con l'Esm. Dichiarazione che altresì collima però con quanto dichiarato dal presidente francese Hollande: dobbiamo esaminare le proposte della Grecia il prima possibile e queste devono essere serie e  credibili.

Flessibilità è la parola che sottovoce si bisbiglia all'Eurosummit, anche se pare per il momento nessuno voglia esprimerla ad alta voce.