Il partito di destra di Lars Loekke Rasmussen, conquista di oltre 90 seggi su un totale di 179 e ottiene la maggioranza necessaria per guidare il Paese.
A parte la vittoria della destra istituzionale , importante registrare come il partito di estrema destra, diventato dopo gli ultimi avvenimenti il partito anti immigrazione, abbia raggiunto il 21,1% dei voti, diventando di fatto il secondo partito in Parlamento.
I socialdemocratici della premier uscente Helle Thorning-Schmidt restano comunque il primo partito con il 26,3% dei voti ma ammettono di aver perso anche se per un soffio.
L'immigrazione , lo stato sociale e la crisi economica internazionale, dalla quale la Danimarca sembra essere uscita bene, hanno dominato il dibattito pre-elettorale e sono stati i punti cardini della campagna del blocco conservatore .
Per quanto riguarda l’immigrazione la Danimarca già con il governo di sinistra aveva già messo in atto misure restrittive sull’accoglienza appellandosi come Irlanda e Gran Bretagna alla clausola di esclusione. Misure che non sono bastate a frenare l’avanzamento del partito di esterma destra.