BEIRUT - Sfogliando il quotidiano panarabo al-Hayat si legge una indiscrezione interessante trapelata da uno dei fondatori di Al-Qaeda Aimen Dean, diventato, già diciassette anni fa, una spia al servizio del governo inglese. A quanto pare l'organizzazione terroristica verrebbe sciolta entro l'anno corrente.
La decisione sarebbe stata presa dal medico egiziano Ayman al-Zawahiri, successore di Bin Laden che, in questo modo, rinuncerebbe a tutti i suoi poteri sulle cellule terroristiche ancora legate all’organizzazione perdendo, di conseguenza, il giuramento stipulato con esse.
Una tale situazione dovrebbe portare quindi al dissolvimento dell’intera rete entro la fine dell’anno corrente. La mossa compiuta da al-Zawahiri deriva principalmente dal fatto che, lo stato Islamico autoproclamato (IS), stia vivendo una costante espansione coinvolgendo sempre più stati come l’Iraq, la Siria, l’Egitto, la Libia, la Nigeria e ultimamente anche lo Yemen. Proprio lo Yemen era stato considerato per anni lo zoccolo duro di al-Qaeda sin dalla sua fondazione avvenuta, per mano dello sceicco del terrore Bin Laden, nel lontano 1987.
Sempre il quotidiano al-Hayat suggerisce che, tra i motivi di questa radicale decisione, ci sia anche la difficoltà di mantenere saldi legami con le diverse cellule jihadiste che si trovano sempre più coinvolte in conflitti locali come nel caso della Siria, sul fronte al-Nursa, e dello Yemen ad Aqap.
Una simile scissione potrebbe dunque dare la possibilità alle singole cellule di stringere nuove alleanze con altri gruppi di combattenti, senza escludere l’Isis. Infine nel caso della Siria si potrebbe rilanciare il progetto di fondare un Emirato unito nel nord dello stato.