Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sri Lanka, proclamato primo santo dell’isola

Folla oceanica nella capitale Colombo

Condividi su:

Molti ci hanno passato la notte per assicurarsi un posto privilegiato da spettatori e poter dire un giorno “io c’ero”: parliamo del Galle Face Green, il grande parco urbano che si estende per cinque chilometri lungo il litorale di Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Ma non si tratta di un concerto o di un evento simile: in questo caso a far accorrere cinquecentomila persone è stata una messa, quella celebrata il 14 gennaio da papa Francesco, che ha scelto proprio l’isola anticamente nota come Ceylon per il suo primo viaggio apostolico in Asia (iniziato un giorno prima). Sarà per i trascorsi coloniali portoghesi (la stessa capitale Colombo è di origine lusitana), ma la comunità cattolica nello Sri Lanka, pur rappresentando una parte esigua della popolazione (appena il 7%), è comunque vitale: da queste parti si sono viste già altre due visite papali, quella di Paolo VI nel 1970 e quella di Giovanni Paolo II nel 1995. Non è dunque – o non è soltanto -  il fatto che sia stata officiata dal pontefice in persona a rendere storica quella funzione , bensì lo scopo di essa: e cioè la prima santificazione in assoluto di un religioso singalese (meglio: lungamente operante in territorio singalese).
Si tratta di Giuseppe Vaz: e così papa Bergoglio chiude, per così dire, un cerchio, dal momento che è lo stesso che, grazie a Wojtyla, era già assurto per primo nella storia della chiesa cattolica dello Sri Lanka alla dignità di beato. Giuseppe Vaz, nato in India nel 1651 da famiglia portoghese, crebbe nelle file della congrgazione di San Filippo Neri, di cui fondò un “avamposto” a Goa, in India, e fu quindi missionario a Ceylon, dove sostenne i cattolici durante le persecuzioni operate dai calvinisti olandesi. Tradusse il Vangelo nelle due lingue parlate nell’isola, il tamil e il singalese.

Condividi su:

Seguici su Facebook