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Giornalismo sotto attacco in Libia

Uccisi due corrispondenti radiotelevisivi tunisini

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La violenza contro i mezzi d'informazione colpisce nuovamente, questa volta in Libia dove due giornalisti tunisini, Nadhir Ktari e Sofien Chourabi sono stati freddati da un gruppo armato jihadista affiliato all'organizzazione terroristica “Stato islamico”, più conosciuto comunemente come “Isis” nella località di Barqah, a sud di Bengasi durante la giornata di ieri. Gli assasssini hanno rivendicato la morte dei due giornalisti e hanno affermato di aver applicato la legge islamica (Sharia) in quanto la televisione First tv, emittente per la quale lavoravano Ktari e Chourabi, con le sue trasmissioni e servizi ha offeso l'Islam. I due reporter tv tunisini erano stati rapiti a settembre dello scorso anno mentre stavano girando un reportage al confine tra Libia e Tunisia e nonostante l'allarme e gli appelli di Reporters sans frontières, ong che monitorizza la libertà di informazione e d'espressione nel mondo, si sono perse le tracce dei due giornalisti, fino alla loro tragica fine, con la quale il fanatismo religioso, che nella zona libica di Derna sta esercitando i suoi peggiori dettami contro la popolazione. 

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