L’Eln torna in azione. E sceglie di farlo nell’ultima domenica del 2014, con un attentato ad un posto di blocco della Polizia, nell’est della Colombia.
Stando alla ricostruzione dei testimoni, un commando di fuoco, composto da un furgoncino e due moto, ha sparato a morte su una pattuglia della Polizia stradale che era in servizio sulla strada di Hato Corozal, località nel dipartimento di Casanare: quattro dei suoi componenti sono rimasti uccisi, in particolare un funzionario, Elkin Eduardo Pastrana, e tre agenti, Mayer Ferney Jaime Rojas, Wilmer Arley Garzón Cuellar e Victor Hugo Sinisterra Castro. Un altro poliziotto sarebbe riuscito a salvarsi fuggendo. Gli uomini delle Forze dell’ordine si trovavano in quel posto per intercettare una banda di delinquenti locali dediti all’abigeato: il funzionario che collaborava con loro in quell’operazione, apparteneva infatti all’Istituto Agricolo Colombiano (ICA). Se i miliziani hanno agito sapendo qual era l’effettivo incarico che i poliziotti stavano svolgendo, allora bisogna dire che essi non solo hanno consumato l’ennesima “vendetta sociale” nei confronti dei rappresentanti in uniforme dello Stato vessatore, ma si sono messi anche contro quei campesinos che considerano il bestiame loro proprietà esclusiva. Il 30 dicembre il Colombia Reports scrive che la Polizia ha pronta una ricompensa di trentamila dollari per coloro che per primi si faranno avanti con informazioni utili ad identificare i sicari dei suoi tre uomini.