Usa, 5 ago. Ieri, nel parco giochi di Kentwood, in Michigan, si è consumata una tragedia: un bambino di 9 anni è stato accoltellato da un suo quasi coetaneo ed è poi morto a distanza di poco tempo.
Michael Conner Verkerke è il nome della vittima della furia omicida di un 12enne. Il fanciullo stava giocando con altri bambini al parco giochi nella cittadina statunitense, quando uno di loro, 3 anni più grande di lui, ha estratto un coltello e lo ha colpito più volte. Seppur in fin di vita, Michael ha trovato le forze per arrivare a casa sua a chiedere aiuto. Il bimbo, però, non ce l'ha fatta e dopo essere svenuto è morto.
Nel mentre il giovane assassino, di cui non è stata resa pubblica l'identità , ha bussato alla porta di una vicina, chiedendo di poter fare una telefonata. Dalle testimonianze rinvenute, riportano gli investigatori di Kentwood, il ragazzino di 12 anni era calmo e si sarebbe spaventato solo una volta vista arrivare la polizia, che lui stesso aveva chiamato. Adesso è in arresto per omicidio volontario, si trova presso il carcere minorile in attesa di essere incriminato. C'è chi sui social networks commenta l'accaduto, attribuendo la colpa alla violenza che i bambini vedrebbero costantemente nei videogiochi. D'altro canto molti altri evidenziano che è una spiegazione troppo semplicistica. Intanto è stato chiesto un consulto psichiatrico, per capire quale sia stato il motivo che ha portato il ragazzino, non ancora teenager, a compiere l'insano gesto, tanto da trasformare una tranquilla giornata al parco in un incubo per lui e molte altre persone.