Al via oggi il rilascio nell'Oceano Pacifico dell'acqua reflua radioattiva dell'impianto nucleare di Fukushima sottoposte a trattamento. La decisione del Giappone è "un atto estremamente egoista e irresponsabile in spregio all'interesse pubblico globale", ha detto il ministero degli Esteri cinese. Il governo cinese adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare la sicurezza alimentare e la salute della popolazione, ha aggiunto Pechino in una nota, ribadendo la sua ferma opposizione all'"atto illecito" di Tokio. "Lo smaltimento dell'acqua contaminata dal nucleare di Fukushima è una questione importante per la sicurezza nucleare. Il suo impatto va oltre i confini del Giappone e la questione non è affatto una questione privata del Giappone", si legge nella dichiarazione.Â
Da parte sua la Corea del Sud, tramite il primo ministro Han Duck-soo ha chiesto "trasparenza". "Il nostro governo spera e sollecita ancora una volta il governo giapponese a divulgare informazioni in modo trasparente e responsabile sul processo di scarico dell'acqua che continuerà nei prossimi 30 anni", ha affermato Han in una nota citata dall'agenzia Yonhap.Â
Riferendosi ai timori espressi dall'opinione pubblica sudcoreana per la sicurezza, Han ha sostenuto che "preoccupazioni eccessive" non sono necessarie dal momento che il piano di smaltimento nell'Oceano non dovrebbe comportare danni significativi. "Anche se lo scenario ideale sarebbe stato quello di evitare del tutto lo scarico di acqua contaminata, gli esperti di tutto il mondo condividono l'opinione che un'eccessiva preoccupazione pubblica non sia necessaria", ha spiegato.Â
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