La Federazione Italiana per i Diritti Umani (FIDU), ha commentato in una nota l’intervento delle Forze Armate Reali del Marocco a Guerguerat, alla vicinanza del confine con la Mauritania, affermando che "è stato necessario per imporre sicurezza e garantire la libertà di movimento al valico e in linea con i diritti legittimi di Rabat che sono inclusi nelle convenzioni internazionali". Così il presidente della FIDU, Antonio Stangu ha afferma che il movimento delle Forze Armate Reali è "un passo accettabile dal punto di vista dei diritti umani, perché la libertà di circolazione delle merci e degli individui nella regione di Guerguerat deve essere assicurata e qualsiasi ostacolo deve essere rimosso". Il presidente della Federazione Italiana per i Diritti Umani ha sottolineato che la comunità internazionale deve svolgere un ruolo "più attivo" nell’ambito delle risoluzioni delle Nazioni Unite al fine di raggiungere una soluzione di questo problema nell’interesse dell’intera regione.
Da ricordare che come riportato da un comunicato dello Stato Maggiore Generale delle FAR, nella notte tra giovedì e venerdì sono intervenute le Forze Armate Reali (FAR) "in seguito al blocco, da parte di una sessantina di persone inquadrate, da miliziani armati del polisario, nell'asse stradale che attraversa la zona cuscinetto di Guerguarate che collega il Regno del Marocco e la Repubblica Islamica di Mauritania, e al divieto del diritto di passaggio, le Forze Armate Reali stanno istituendo un cordone di sicurezza per rendere sicuro il flusso di circolazione di beni e di persone attraverso questo asse". "Questa operazione non offensiva e senza alcuna intenzione bellicosa si svolge secondo regole di responsabilità chiare, che prescrivono di evitare contatti con persone civili e di ricorrere all’uso delle armi solo in caso di legittima difesa".
Dalla sua parte il Ministro degli Affari Esteri del Marocco, Nasser Bourita, ha annunciato che di fronte alle gravi e inaccettabili provocazioni subite dalle milizie del "polisario" nella zona cuscinetto di Guergarate nel Sahara marocchino, "il Marocco ha deciso di agire, nel rispetto delle sue attribuzioni, in virtù dei suoi doveri e in piena conformità con la legalità internazionale". Dopo essersi astenuto dalla massima moderazione, di fronte alle provocazioni delle milizie del "polisario", "il Regno del Marocco non ha avuto altra scelta se non quella di assumersi le proprie responsabilità per porre fine alla situazione di blocco generata da tali azioni e ripristinare la libera circolazione civile e commerciale" tra Marocco e Mauritania, ha sottolineato il ministro in un comunicato.