L'attentato a Istambul
Fin dal primo momento i sospetti sull'attentato al 'Reina' nightclub di stambul nella notte tra il 31 e il 1 gennaio, dove hanno perso la vita 39 persone tra cui 24 stranieri, si erano concentrati sull'Isis. Oggi è arrivata la rivendicazione dello Stato Islamico in lingua turca, come ha riferito l'emittente SkyNews.
Nella rivendicazione l'Isis dice di aver agito "in risposta agli ordini" del califfo Abu Bakr al-Baghdadi, confermando tra l'altro il fatto che il leader del califfato nero sarebbe ancora in vita. L'Isis afferma poi di aver colpito la Turchia perchè "serva della croce" in riferimento al suo ruolo al fianco di Assad nella lotta contro i ribelli al governo siriano. Su questo aspetto la rivendicazione contiene una minaccia contro la Turchia: "il governo di Ankara dovrebbe sapere che il sangue dei musulmani, uccisi dai suoi aerei e dalla sua artiglieria, provocherà un fuoco nella sua casa per volere di Dio".
Ancora bombe a Bagdad
Dopo gli attentati di sabato scorso nel quale hanno perso la vita 28 persone, questa mattina la città di di Bagdad ha subito un nuovo pesante attentato. Secodo quanto riferito da Al Jazeera almeno 33 persone sono morte a causa di un'autobomba piazzaza nel quartiere sciita di Sadr City.