USA – L’uragano Mattew si avvicina sempre più alle coste della Florida. Con la sua velocità di circa 22 chilometri orari ha già toccato i Caraibi causando non poca distruzione e, soprattutto, portando con sé la vita di 340 persone, uccise per lo più dalle inondazioni e dalla caduta di alberi.
Nel corso del suo devastante viaggio, la tempesta peggiore degli ultimi 118 anni – secondo quanto affermato dal Weather Service statunitense, ha perso gradualmente potenza ma, nonostante sia classificata in categoria 3, le raffiche dei suoi venti raggiungono ancora i 195 km/h incutendo paura alla popolazione.
LO STATO DI EMERGENZA – Diversi sono gli stati che hanno già dichiarato lo stato di emergenza tra cui Florida, – dove probabilmente il ciclone toccherà la terra ferma – Georgia, e l’intera Carolina. Cape Canaveral il primo punto di approdo dei venti e visti i danni già causati il governatore della Florida ha ordinato l’evacuazione di circa 2 milioni di abitanti disponendo un piano di emergenza soprattutto per quelle zone ritenute a rischio, mobilitando anche la Guardia Nazionale. Nonostante l’imponente macchina messa in moto oltre 140 famiglie sono già senza corrente elettrica nella zona di Palm Beach e Martin.
‘ANDATE VIA O VI UCCIDERA’ – Questo il messaggio allarmato del presidente americano Barack Obama che ha già predisposto anche un piano federale di aiuti.
LA CONTA DEI DANNI DOVE MATTEW E’ GIA’ PASSATO – E’ la Croce Rossa a lanciare un appello a favore delle popolazioni già colpite dall’uragano. 50mila sono gli haitiani in difficoltà e proprio in vista dei soccorsi necessari è partita la raccolta dei 6,4 milioni di euro da destinare agli interventi di assistenza medica, riparo, acqua e servizi igienici da elargire nell’arco del prossimo anno.
Tuttavia il conteggio avanzato dalla Croce Rossa in questa prima fase è di certo sottostimato visto che si pensa già che oltre mezzo milione di persone siano state colpite da questo evento tanto catastrofico.
Il video seguente è stato diffuso dalla Nasa sul proprio sito internet assieme alle informazioni dettagliate sulla tempesta. Le immagini sono state riprese dalla stazione spaziale orbitante e accelerate per renderle fruibili: