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Usa, Trump contro lavoratori stranieri

Intanto Carson passa dalla parte del tycoon

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Stop alla carta verde per lavoratori stranieri.

Dopo il muro anti-immigrati messicani, altra proposta xenofoba di Donald Trump, candidato repubblicano alla presidenza Usa sempre più in ascesa. Niente più permesso di soggiorno per coloro che potrebbero danneggiare impiegati e operai americani.  “Conosco molto bene questo tipo di visto, perché io stesso lo uso (in quanto imprenditore e datore di lavoro, ndr)”, ha dichiarato il candidato nel corso dell’ultimo confronto televisivo con Cruz e Rubio, a Miami. “Però non dovrebbe essere concesso, perché ritengo che sia un grande male per i nostri lavoratori”.

Ted Cruz è andato all’attacco ponendo gli spettatori di fede repubblicana davanti ad un possibile scenario finale in cui, a sfidarsi, sarebbero proprio Trump e la Clinton. In quel caso, si è detto sicuro il senatore texano, la vittoria andrebbe alla candidata democratica. Pronta la risposta dell’avversario: “Ma di cosa parli? Ho già vinto in tredici stati!

Intanto Ben Carson è praticamente ad un passo dallo sposare la causa del bilionario. Fonti provenienti dal suo staff rivelano al Washington Post che l’ex cardiochirurgo, fino a poche settimane fa in corsa anch’egli per il partito dell’Elefante, sarebbe stato letteralmente folgorato sulla via di Palm Beach. In quella ridente località della Florida, infatti, Carson avrebbe avuto modo di incontrare personalmente Trump, in quanto ospite della sua lussuosa magione di Mar-a-lago, e così di farsi convincere della bontà di sostenere la candidatura del nome più forte sul fronte repubblicano.

Naturalmente non ci sono elementi per supporre che la stessa auto-esclusione di Carson possa essere legata, in un certo qual modo, ad un previo accordo con Trump

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