Il rapporto "Female Genital Mutilation/Cutting: " mostra che la metà delle bambine e delle donne che hanno subìto la pratica vive in tre paesi: Egitto, Etiopia e Indonesia e sono 44 milioni dall’infanzia fino a 14 anni; con predominanza del Gambia, con il 56%, in Mauritania con il 54% e in Indonesia, dove circa la metà delle adolescenti hanno subito mutilazioni. I paesi con la più alta prevalenza tra le ragazze e le donne tra i 15 e i 49 anni sono la Somalia: 98%, Guinea: 97% e Djibouti: 93%.
Se l’attuale trend proseguirà, nei prossimi 15 anni il numero di bambine e donne soggette alle Fgm crescerà. I dati mostrano a livello globale che rispetto al 2014, circa 70 milioni di donne di bambine in più hanno subìto la pratica.Questo è da imputare alla crescita della popolazione in molti paesi e ai dati rappresentativi a livello nazionale raccolti dal Governo dell’Indonesia. il numero totale di donne che ha subito le mutilazioni è in aumento.
Eppure l’indignazione contro le mutilazioni genitali femminili sta crescendo. Cinque paesi hanno varato leggi a livello nazionale per mettere al bando la pratica. Esiste insomma una diffusa disapprovazione verso questa pratica e la maggioranza delle persone nei paesi dove esistono dati pensa che dovrebbero finire. In questa ricerca sono compresi circa due terzi dei ragazzi e degli uomini. Ma il tasso di progresso generale non è abbastanza alto per tenere il passo con la crescita della popolazione, specialmente nei segmenti più poveri della popolazione che continua a praticare indiscriminatamente la mutilazione.