Il 2015 sta per completare il suo ciclo cronologico, e con esso si completa il catalogo delle dipartite eccellenti che andranno ad arricchire, per gli amanti della statistica e i topi di almanacco, la storia dell’anno.
Il 27 dicembre è scomparso in California, all’età di 93 anni, Haskell Wexler, storico direttore della fotografia del cinema hollywoodiano. Lavorò, tra gli altri, con Elia Kazan, George Lucas, Mike Nichols e Milos Forman. Lascia nella sua bacheca due Oscar, uno per Chi ha paura di Virginia Woolf? (1967), tratto dall’omonima pièce teatrale e portato al successo sul grande schermo dalla coppia Taylor-Burton, e un altro per Questa terra è la mia terra (1977), trasposizione dell’autobiografia del cantante folk Woody Guthrie.
Quasi nelle stesse ore, all’altrettanto veneranda età di 92 anni, si è spento a New York l’artista americano Ellsworth Kelly, grande maestro del minimalismo pittorico e dell’Hard-Edge painting (la pittura a contrasti netti). Formatosi a Parigi, Kelly influenzò l’arte Usa con un linguaggio caratterizzato da un’ampia gamma di suggestioni, che spaziavano dall’arte iconica bizantina al Picasso ultrasperimentale.
A 83 anni ha concluso, invece, la sua esperienza terrena lo psichiatra Robert Spitzer, stroncato a Seattle da problemi cardiaci il giorno di Natale. La sua missione fu quella di affrancare l’omosessualità dalla classificazione di patologia. Diede, inoltre, un contributo determinante nella definizione di standard comuni atti a descrivere i disturbi mentali.
ll 30 dicembre è stata poi la volta, a 88 anni, del sociologo italiano Sabino Acquaviva, studioso dei fenomi religiosi e della crisi dei valori nell'età contemporanea. Fu preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Padova proprio all'inizio della fase culminante degli anni di piombo, cioè nel biennio 1977-78.