Qualcuno di voi avrà visto questo film al cinema sgranocchiando pop corn, altri invece di fronte alla tv sdraiati comodamente nel divano di casa. Ma sapevate che “Sole a catinelle” di Checco Zalone potrebbe essere un plagio? A sostenerlo è un ragazzo tarantino di 22 anni, scrittore emergente che ha denunciato il famoso attore conterraneo di aver copiato la trama del suo libro. Ma facciamo un passo indietro...
Era il 13 giugno 2012 quando Alex de Vietro, allora ventenne, depositò un manoscritto di sua creazione presso l'Ufficio Siae. A distanza di un anno circa, il 31 ottobre del 2013 esce nelle sale cinematografiche italiane “Sole a catinelle”, film prodotto dalla Taodue e diretto da Gennaro Nunziante con protagonista Checco Zalone. Al giovane tarantino sarà sceso un colpo vedendo la sua storia raccontata in una pellicola cinematografica. Ma si tratta davvero di plagio?
Lo è per Alex de Vietro e per il suo avvocato Fabrizio Lamanne, il quale ha denunciato l'attore comico, per conto del suo assistito, accusandolo di plagio attraverso un esposto alla Procura di Taranto. Secondo il 22enne sarebbe stato plagiato il nucleo fondamentale del suo libro, nello specifico anche il protagonista di sua fantasia era un venditore porta porta che cercava lavoro senza successo.
La trama di “Sole a catinelle” racconta di un padre che porta in vacanza suo figlio, per rispettare una promessa che gli aveva fatto qualora avesse ottenuto il massimo dei voti a scuola. Ma la destinazione inizialmente sembra essere al quanto bizzarra per un bambino di quarta elementare, ovvero il Molise. Anche nel film il protagonista, Checco Zalone, è un uomo in crisi che cerca di vendere aspirapolvere senza riuscirci.
A queste accuse Checco risponde con la sua solita ironia: “Cari sceneggiatori, se scrivete una storia in cui il protagonista alla fine muore, sappiate che i diritti sono dei signori Marco, Matteo, Luca e Giovanni”. A fare luce sulla questione ci saranno le autorità competenti, ma per i fans dell'attore comico non ci sono dubbi. Quello che fa dei film di Checco Zalone un successo, è la sua innata comicità, quella non si può “scopiazzare”.