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Strano mistero in un paesino dell'Abruzzo viene risolto dalla Forestale

Da giorni un grosso e misterioso rapace svolazzava nel centro abitato di Rosello nel chietino

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Uno strano mistero, poi fortunatamente risolto, è scoppiato negli ultimi in un piccolo borgo dell’Abruzzo meridionale dove da diversi giorni si aggirava all’interno del centro abitato un rapace notturno dalle sembianze particolari e non riconducile a nessuna specie autoctona della zona.

Il comune in questione, che si trova nel medio Sangro in provincia di Chieti, si chiama Rosello e qui vivono poco più di 180 persone; quindi, le voci e gli avvistamenti di insolita natura fanno velocemente il giro del Paese.

A seguito delle molte segnalazioni sono intervenuti gli uomini della Stazione dei Carabinieri Forestali del comune vicino di Villa Santa Maria (CH), che a loro volta hanno allertato il Nucleo Cites, un particolare reparto per tutela le specie di fauna e flora protette dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione di Washington, del Gruppo Forestale di Pescara.

Lo strano animale è poi risultato essere, infatti, un esemplare di Allocco di Lapponia, una specie particolarmente rara e tutelata dalla convezione di Washington, in forte stato di debilitazione e disidratazione. 

Le indagini, condotte dai militari villesi e pescaresi, hanno portato all’individuazione del “proprietario” dell’animale, che però non è riuscito a produrre alcuna certificazione che ne legittimasse il possesso né ha presentato denuncia di smarrimento.

Ora l’uomo rischia di essere incriminato per abbandono e maltrattamento di animali, rischiando l’arresto fino ad un anno e una sanzione amministrativa da 1000 a 15mila euro. 

Inoltre, la detenzione di animali tutelati dalla suddetta convenzione è punita con la reclusione da sei mesi a due anni ed una multa da 15mila a 150 mila euro.

Ora l’allocco è stato consegnato in custodia giudiziale ad un centro autorizzato.

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