N.d.R. 9 anni, una condanna discutibile dato che stiamo parlando di due bambini che avrebbero vissuto la propria vita in modo diverso. Magari quel giorno sullo scalino Alessio e Simone stavano solo giocando e condividendo le proprie passioni, magari quel Suv non sarebbe passato da lì fermando la loro vita sul nascere. Magari 9 anni se provassimo a dividerli troveremmo 4anni e mezzo a bimbo, ma noi non siamo la Corte d'Appello di Catania. Noi siamo semplici giornalisti partecipativi che hanno il dovere di riportare la notizia integrale.
La Corte d'Appello di Catania si è espressa ieri confermando la condanna a nove anni di reclusione per Rosario Greco, il conducente del Suv che, l'11 luglio 2019, a Vittoria, travolse ed uccise i due cuginetti undicenni Simone ed Alessio D'Antonio.
La prima sentenza, lo ricordiamo, che lo riteneva colpevole di omicidio stradale, aggravato dall'uso di sostanza alcoliche e psicotiche, era stata emessa il 26 maggio 2020 dal Gup Ivano Infarinato a conclusione del processo si era celebrato con il rito abbreviato.
Rosario Greco era stato arrestato poco dopo quel drammatico incidente: il Suv che guidava travolse i due bambini che erano seduti sullo scalino di una casa nei pressi dell'abitazione di Alessio, che morì subito.
Il cuginetto, Simone, sopravvisse per tre giorni e morì il 14 luglio in ospedale a Catania.