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Restyling di Roma Termini: i lavoratori tornano a manifestare in Campidoglio

Sindacati e dipendenti a rischio esubero chiedono l'intervento delle istituzioni

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Sono tornati in piazza i lavoratori di Roma Termini che rischiano il posto a causa del restyling in corso nello scalo ferroviario della Capitale.
Alcune delle aziende interessate, in particolare la Chef Express, si sono mostrate sensibili alle problematiche dei dipendenti ma, con la pandemia in corso, la crisi post lockdown e la spada di Damocle del passaggio dalla zona gialla all'arancione, il ricollocamento dei lavoratori non è per nulla scontato.


Dopo la maxi mobilitazione dello scorso lunedì in Piazza del Popolo, con diversi parlamentari che hanno ascoltato a lungo le difficoltà in cui versa il settore (tra i tanti anche gli onorevoli Marco Silvestroni, Nicola Calandrini e Salvatore Deidda di FdI).
Ieri, al contrario rispetto a quanto accaduto nel precedente sit-in, nessuno è sceso per ascoltare, anche solo per pochi minuti, le rimostranze del gruppo di manifestanti. 
L'incontro con il primo cittadino era saltato già dopo l'annuncio della positività del sindaco Virginia Raggi ma i lavoratori e sindacati speravano di essere accolti almeno da un altro membro della giunta.
Così non è stato e, alla fine, l'unica strada percorribile è stata quella di mettere nero su bianco, in una nota indirizzata al Comune che tutti si augurano non finisca nel dimenticatoio, l'elenco di richieste. 


«Nessuno venga meno alle proprie responsabilità, intervengano le istituzioni – ribadiscono in una nota Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat CISL Lazio e Uiltucs - è inaccettabile che questi grandi marchi del settore della ristorazione, che da anni operano all’interno della Stazione Termini, non abbiano ritenuto di poter fornire formali garanzie di continuità occupazionale, preannunciando, anzi, un esubero di diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori. Le istituzioni hanno l'obbligo di fermare un'emergenza che rischia di gettare nello sconforto centinaia di famiglie, già fortemente provate al livello dal lockdown e dall'emergenza sanitaria».


Con l'azione di ieri i sindacati cercano in particolare di fare leva sull'amministrazione capitolina per scongiurare l'approvazione di una delibera in Consiglio che sancirebbe la loro fine lavorativa.
Da un verbale della commissione Urbanistica di Roma Capitale, si evince infatti che l'Ente ha espresso parere favorevole al progetto di riqualificazione della Stazione di Roma Termini. L'atto per l'approvazione dei lavori deve però ancora essere votato dalla Pubblica Assise. 
La questione riguarda centinaia di lavoratori di cui 78 soltanto della Chef Espress. 
Come riportato in un precedente articolo molti provengono dalle province e, in caso di esubero, sarebbero seriamente in difficoltà nel trovare un nuovo posto di lavoro.

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