L’ultimo anno di liceo con la rincorsa alla sufficienza nelle materie odiate e in cui magari si è sempre stati rimandati a settembre, la rincorsa al professore di ripetizioni che “salva la vita” magari accendendo quella lampadina una volta per tutte, dopo cinque lunghissimi anni di agonia, ha fatto il suo corso. Da oggi le nottate a studiare con l’amico in vista del diploma, gli adolescenti di tutta Italia, potranno passarle a ripetere fino allo sfinimento la materia che più li aggrada, così da bilanciare con voti alle stelle le carenze nei temi in cui sono meno portati.
La Novità infatti è proprio che, a partire dal 2018, per essere ammessi alla maturità sarà sufficiente avere la media del 6. Ma non nelle singole materie, bensì ottenuta attraverso tutti gli insegnamenti.
Questo è quanto è stato deciso dallo schema del decreto sugli esami di stato. Il provvedimento indica, tra gli altri requisiti per l’ammissione all’esame, la partecipazione alle prove Invalsi, lo svolgimento dell’alternanza scuola lavoro e, come nella normativa vigente, la frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale.
Saranno rivisti anche gli esami dal punto di vista pratico. Rimangono invariati il tema di italiano e la seconda prova caratterizzante, ma sarà eliminata la terza prova. Non sarà più richiesta la tesina durante l’orale. Per i presidenti di commissione: seguiranno una formazione specifica.