Furono due ragazze a vendere la dose mortale di Mdma, la droga sintetica che ha provocato la morte di Ilaria Boemi per arresto cardio-circolatorio, la 16enne soccorsa in fin di vita lo scorso 10 agosto sul lungomare di una spiaggia di Messina.
Due di loro erano maggiorenni all’epoca dei fatti e una minorenne adesso maggiorenne è coinvolta in altri episodi di spaccio di droga nei confronti della giovane vittima.
L’arresto è scattato dopo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Messina che ha analizzato e ricostruito le ultime ore di vita della ragazza, ed è stato convalidato dal Gip del Tribunale per i Minorenni e del Tribunale Ordinario di Messina, su richiesta dei relativi Sostituti Procuratori della Repubblica che hanno coordinato le indagini.