Se gli altri hanno Spiderman, Batman o Superman anche noi italiani abbiamo il nostro supereroe, Vladimir Putin. Per molti connazionali il valoroso Putin è la panacea di tutti i mali.
Hai paura dei terroristi? nessun problema ci pensa Putin. I marò sono ancora in India? Nessun problema Putin li riporterà in Italia. A Palermo c'è troppo “ciaffico”? Calma e gesso, ci pensa Putin. La polenta fa i grumi? Forse non sai che Putin vincerebbe masterchef ad occhi chiusi.
Insomma paese che vai e supereroe che trovi, magari qualche manager della Marvel ci sta facendo anche un pensierino. Mi immagino già le felpe con la scritta “Dio perdona, Putin no” o gli zaini con il dittatore in colbacco e la scritta “Putinman supereroe”.
Il particolare che a tanti polemiconi non sfugge è proprio questo: il nostro supereroe è, de facto, un dittatore. Solo l'inesauribile creatività italiana poteva concepire un Putin pronto a difendere le nostre libertà ed i nostri diritti mentre nella sua Russia la rivendicazione di diritti e libertà fondamentali sono la principale causa di “incidenti” ed “accidentali” avvelenamenti dei suoi principali oppositori politici.
Paradossalmente nella nostra “razionale” Italia siamo pronti a farlo passare in gran parata sotto un arco di trionfo, dalle parti di Mosca, i soliti russi superstiziosi, quando lo vedono passare abbassano lo sguardo e toccano ferro.
Dicono che porti una sfiga allucinante, chiedere a Boris Nemtsov, Anna Politkovskaia, Vladimir Kara-Murza e tanti altri giornalisti e politici vittime dei malocchi del supereroe Putin.