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Roma, riapre la fontana di Trevi

Ed è copertina sulle reti americane

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È una fontana del Nettuno?

Se lo fosse, sarebbe di sicuro la più famosa del genere, o una delle più famose: ce ne sono tantissime in Italia, e anche in posti molto lontani dall’elemento di cui Nettuno era il re. No, in realtà è una fontana di Oceano, come non ce ne sono poi così tante nel nostro Paese : un’altra, altrettanto famosa, è quella che si trova all’intero del giardino di Boboli a Firenze, opera del Giambologna.

Di cosa stiamo parlando? Naturalmente della fontana di Trevi a Roma, riaperta al pubblico dopo un restauro durato diciassette mesi e curato dalla maison Fendi (i teloni si erano alzati il 4 giugno del 2014).  Qui il “Giambologna” della situazione fu, nel XVIII secolo, un team di artisti: Pietro Bracci, autore della statua dell’Oceano (che in origine, in realtà, avrebbe dovuto essere proprio un Nettuno), Filippo della Valle,  cui si devono alcune figure allegoriche che lo circondano, Virginio Bracci (figlio di Pietro), completatore del Nettuno-Oceano e autore dei due famosi Tritoni, e Nicola Salvi, l’architetto autore del progetto “scenografico” generale.

E già, perché è proprio la posizione scenografica a rendere la fontana unica nel suo genere (anche se, strutturalmente, si rifà al fontanone dell’Acqua Paola, risalente ad un secolo prima, o a quello dell’Acqua Felice, della fine del ‘500): il suo essere addossata al retro di una dimora nobiliare, Palazzo Poli.

Nel restauro ci sarà anche la zampino di una famosa casa di moda, ma la cura nello “sbiancamento” delle statue di marmo è degna di un odontotecnico: l’esempio sembra essere, con tutta evidenza, quello offerto dalla fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini.

Entusiasti i media anglosassoni alla notizia della riapertura dell’emblematico monumento: non c’è da stupirsi, se si considera che sono i rappresentanti di quel popolo di turisti che, appena dietro i giapponesi e subito prima di tedeschi e spagnoli, si lasciano incantare di più dalla sempiterna magia di Roma. Servizi da copertina per Nbc e Cbs che, nonostante nella capitale italica sian tempi da Mala Vita, sottolinea come la fontana di Trevi riesca a perpetuare, con immutato splendore, le ben più felici stagioni della Dolce Vita di felliniana memoria.  

Chissà cosa avrebbe pensato Anitona Ekberg della nuova tecnologia led che permetterà una visione molto più definita dei particolari del monumento, come spiega Acea. Quel che è sicuro è che Ignazio Marino, che, non senza ragione, considera l’opera di restauro come una cosa un po’ sua, twitta gioia da tutti i pori: “Da romano ne sono orgoglioso”. Forse le parole migliori per dare l’addio definitivo alla poltrona di sindaco, o magari solo l’arrivederci.  

 


 
 

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