Secondo le stime dell’agenzia Merrill Lynch la Silver Economy, quella composta dai consumatori che vanno dai 55 anni in su, è valutata 7 trilioni l’anno, cosa che la rende, di fatto, la terza economia al mondo. Le previsioni fatte su larga scala per il 2020 prevedono che la capacità di spesa dei “Silver” raggiungerà i 15 trilioni globalmente.
In Europa, entro il 2060, un cittadino su 3 sarà oltre i 65 anni, tutto questo porterà ad un aumento di servizi specifici, di nuove tecnologie e di nuovi prodotti.
Dovranno cambiare i negozi con corsie ampie, aggiunta di sedute, laddove si formano le code, di informazioni più chiare e scritte con caratteri grandi; anche i colori dovranno essere più accesi. I camerini si allargheranno per dare agio a movimenti non più agili come un tempo.
Ma se ci guardiamo intorno percepiamo già da ora un segnale di cambiamento.
I centri commerciali concepiti, all’inizio, come centri di aggregazione, stanno diventando sempre più luogo di incontro, di conversazione. Sono un esempio alcune Conad in Emilia dove sono stati inseriti dei salottini, con i giornali a disposizione per la lettura. La socializzazione è una richiesta forte da parte di una generazione spesso single, anche non per scelta. In aggiunta ai carrelli normali troviamo ad esempio, anche i carrelli per la deambulazione. Anche il fattore umano ha il suo valore aggiunto. La presenza di commessi in grado di consigliare e aiutare è ancora più importante per questa generazione.
L’offerta però è ancora troppo poco dedicata verso i Silver. Il packaging dei prodotti risulta, spesso, poco leggibile e in alcune categorie le porzioni sono troppo abbondanti o semplicemente troppo pesanti da prendere e spostare nel carrello.
Anche nella pubblicità si muove qualcosa, verso questi nuovi consumatori, che hanno bisogno dei loro testimonials. L’Oréal che ha scelto Helen Mirren (70 anni) come testimonial. Nars ha optato per Charlotte Rampling, un paio d’anni più giovane della Mirren, mentre Lauren Hutton è andata al fast fashioner J. Crew e Jessica Lange, sfila per Marc Jacobs. Sempre nell’abbigliamento, l’inglese Marks & Spencer ha munito l’intera collezione “classica” di maniche, favorendo così la vanità delle Silver.
In Giappone, la catena Aeon, ha già ampliato le corsie, aggiunto aree riposo e arricchito la sua offerta per questo target, dalle parrucche al petcare, fino alle porzioni di cibo più contenute.
Abbiamo ancora molto da dare, il motto dei Silver, mentre molto c’è ancora da fare, per questa fascia di popolazione sempre più longeva e spesso molto disposta a spendere.