Shira, 16 anni, israeliana accoltellata al Gay Pride di Gerusalemme è morta in ospedale. La Radio militare israeliana, ne ha dato l’annuncio questa mattina. Shira Banki era rimasta ferita insieme ad altri cinque partecipanti alla sfilata e le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. La ragazza, fanno sapere fonti vicine alla famiglia è una donatrice di organi. L’assassino è Yishai Schlissel che durante la parata del 30 luglio ha accoltellato sei persone nella parte ebraica della città santa divisa. Non è la prima volta. Nel 2005 aveva ferito tre persone durante la stessa manifestazione. Quarant'anni, ebreo ultra-ortodosso, era stato scarcerato tre settimane fa dopo aver scontato 10 dei 12 anni di reclusione a cui era stato condannato. Lo ha confermato un portavoce della polizia israeliana alla BBC.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha inviato le sue condoglianze alla famiglia, facendo presente che: “Shira è stata assassinata perché stava coraggiosamente sostenendo il principio che ogni persona ha il diritto di vivere la propria vita con dignità e nella sicurezza". "Non lasceremo", ha assicurato, "che questo odioso delitto mini i valori fondamentali su cui si fonda la società israeliana". La polizia ha formato un comitato per indagare sull’aggressione che hanno reso possibile questo nuovo attacco. Quando venerdì era apparso in tribunale, Shlissel aveva detto di non riconoscerne l'autorità in quanto lo considerava "parte dell'ingranaggio del male".