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Salvini scende in piazza con la polizia: 'No al reato di tortura, le FdO devo poter fare il proprio lavoro!'

Verini (PD): 'Bisogna colpire l'abuso di violenza'. Fratoianni (Sel): 'a Salvini piacerebbe vivere nel Medioevo'

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ROMA – Nel corso della manifestazione organizzata dal Sindacato autonomo di Polizia (Sap) contro il ddl ‘Tortura’ Matteo Salvini (Segretario Federale Lega Nord) fa sentire il suo parere. Il reato di tortura è ancora al centro di un ampio e spinoso dibattito scaturito in seguito alla sentenza emanata dalla Corte di Strasburgo in relazione ai fatti della Diaz (G8 Genova di cui si era parlato qui) e in casi come quello di Stefano Cucchi.

Alla luce di tutto questo anche il segretario generale del Sap Gianni Tonelli ha fatto sapere che il sindacato ritiene una simile decisione equiparabile ad “un vero e proprio colpo di mano contro le forze dell'ordine e contro chi ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini”.
Il segretario leghista si è chiaramente espresso contro l’introduzione del reato di tortura asserendo che "Si tratta di una legge sbagliata e pericolosa che rischia di far lavorare in condizioni ancora peggiori gli uomini delle Forze dell'ordine. Il primo delinquente di turno li puo' denunciare per essere stato arrestato con troppa irruenza o psicologicamente torturato". Il leader leghista ha anche aggiunto che “La Corte europea dei diritti umani potrebbe occuparsi di altro. Carabinieri e polizia devono poter fare il loro lavoro. Se devo prendere per il collo un delinquente, lo prendo. Se cade e si sbuccia un ginocchio, sono cazzi suoi"

Sempre Salvini rincara poi la dose aggiungendo che “mai come in questo periodo gli uomini della Polizia si siano sentiti abbandonati non solo dalla politica ma anche da alcuni dei loro dirigenti".
Il Segretario ha poi concluso il suo intervento infierendo contro l’attuale capo della polizia, Alessandro Pansa, affermando che “l'attuale capo della Polizia di Stato non è il miglior capo della Polizia di Stato possibile" (Fonte Agi).

LE RISPOSTE A SALVINI – Il primo a rispondere alla presa di posizione del segretario della lega nord è stato Walter Verini (PD), capogruppo in commissione giustizia:  "In queste ore assistiamo a proteste e critiche scomposte da parte dei vari Salvini di turno alla legge che introduce il reato di tortura. Io ritengo che il Parlamento abbia fatto fin qui un buon lavoro, atteso da molti anni, seppur tardivo: lo scorso novembre la Cassazione richiamava il Parlamento per non aver ancora introdotto il reato di tortura nel nostro ordinamento, rendendo l'Italia inadempiente agli obblighi della Convenzione Onu".

"Quello che deve essere colpito – ha continuato Verini – è l'abuso o casi di violenza ingiustificata come, per esempio, quelli alla Diaz su cui, non dimentichiamolo mai, un grande poliziotto come Antonio Manganelli ebbe il coraggio di chiedere scusa".

Anche da Sel un monito contro Salvini, a parlare per il partito di Nichi Vendola è stato Nicola Fratoianni del quale riportiamo la dichiarazione: "A Matteo Salvini, che considera accettabile torturare, evidemente piacerebbe che vivessimo ancora nel Medioevo. Per fortuna non è cosi, segnala solo il livello a cui è sceso per raccattare altri due voti. Sul Sap, abbiamo già detto in passato quale giudizio abbiamo. Non resta che confermarlo". (Fonte La Stampa)

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