Si arriverà addirittura al blocco degli scrutini, tanto è il clima teso tra governo e mondo della scuola. Una scelta che il sottosegretario Claudio De Vincenti non esita a commentare " Un'iniziativa del genere sarebbe irresponsabile perché colpirebbe unicamente studenti e famiglie"
Ribatte Susanna Camusso: “ È da irresponsabili pensare che si cambi la scuola senza avere il confronto e la condivisione col mondo della scuola" Tra le note positive l’impegno strappato dai sindacati di un ulteriore incontro con il ministri Boschi, Giannini e Madia ma non si spera molto. Si sa già che in questa ultima riunione non si arriverà all’accordo sperato.
Al momento "le modifiche che sono state introdotte in Parlamento non sono sufficienti perché non rimuovono i punti critici che noi non condividiamo", ha spiegato la segretaria Cisl Annamaria Furlan. Va giù deciso il leader Uil Carmelo Barbagallo "È come se avessimo ancora una pistola puntata alla tempia" I motivi del contendere sono sempre i soliti: la questione dei precari. Al momento centomila precari hanno avuto soddisfazione ma non gli altri 80mila. La seconda questione è quella della collegialità, si chiede l’abolizione del preside manager.
I sindacati minori, molto agguerriti, annunciano un sicuro blocco degli scrutini come dichiara Marco Paolo Nigi, segretario dello Snals-Confsal e il portavoce di Cobas Piero Bernocchi chiosa "La valutazione è assolutamente negativa perché non c'è alcuna intenzione di cambiare posizione"
Matteo Renzi procede con il dialogo su Twitter rispondendo ai cittadini che gli rivolgono domande e chiedono chiarimenti sul delitcato tema Scuola.