Se per la Repubblica Ceca l’approdo in finale nell’edizione della Coppa Davis 2013 si è trattata poco più che di una semplice formalità (3-0 dopo le prime due giornate a Praga, su superficie hard ai danni dell’Argentina), lo stesso non si può dire per la Serbia. La squadra di Djokovic, ha faticato più del previsto per aggiudicarsi la sua seconda finale della sua storia, dopo quella del 2010 vittoriosa in casa contro la Francia. Questa volta a contendersi l’insalatiera d’argento ai serbi saranno i cechi, che nella prima giornata si erano già portati sul 2-0 nei confronti dell'Argentina Stepanek ha battuto Monaco per 7-6(3), 6-3, 6-2 nel primo singolare, nel secondo Berdych si è imposto su Mayer per 6-4; 4-6, 6-3, 6-4). Il punto decisivo, è successivamente arrivato con il doppio, dove la coppia formata da Berdych e Stepanek ha sconfitto con il punteggio di 6-3, 6-4, 6-2, il doppio argentino composto da Berlocq/Zeballos. Finale conquistata, dicevamo, dopo i primi 3 incontri, contro un'Argentina apparsa abbastanza evanescente. Terza giornata di pure accademia, dove la R. Ceca si è presentata con le seconde linee, permettendo agli argentini di dimezzare il passivo. Infatti, sono scesi in campo, al posto dei due eroi delle prime due giornate, che avevano già regalato la finale alla propria squadra, Rosol, il quale ha perso contro Zeballos (6-4, 6-7(8), 6-4 il punteggio in favore dell’argentino), e Vesely, sconfitto da Mayer 6-4, 6-4. 3-2 per la Repubblica Ceca si tratta della sue seconda finale, dopo quelle del 2009 e del 2012, da quando gareggia come Repubblica Ceca e non come Cecoslovacchia. Nella scorsa edizione la squadra ceca vinse il torneo, quindi, avrà anche la possibilità di difendere il titolo.
La Serbia, invece, è dovuta ricorrere all’ultimo singolare ed a tutte le sue energie per avere ragione di un Canada alla sua prima semifinale dopo 100 anni, e che cercava la sua prima finale in assoluto nella manifestazione a squadre più famosa ed antica al Mondo. Prima giornata che si era conclusa con il risultato di 1-1. Nel primo singolare, su una terra battuta resa lenta degli organizzatori, che l’annaffiavano continuamente, Djokovic ha impiegato veramente poco per sbarazzarsi di Pospisil: 6-2, 6-0, 6-4 il risultato in favore del serbo. Nel secondo singolare, partita decisamente più combattuta, quella tra Raonic e Tipsarevic. Alla fine, è il canadese a spuntarla al quinto set con il punteggio di 10-8 (5-7, 6-3, 3-6, 6-3, 10-8 lo score finale in favore del canadese). Nella seconda giornata, tradizionalmente dedicata al doppio, il Canada compie il sorpasso. La coppia formata dell’inossidabile Nestor e da Pospisil, piega dopo un acerrima lotta, la coppia serba formata da Bozoljac e Zimonjic: 6-7(6), 6-4, 3-6, 7-6(5) 10-8 il punteggio in favore dei canadesi; 2-1 per il Canada, e terza ed ultima giornata che si presenta come una di quelle da vivere tutta d’un fiato. Scendono in campo i due numeri uno, Djokovic per la Serbia e Raonic per il Canada. Prima set che finisce al tie-break, perso malamente dal canadese per 7-1. Djoko, non a caso, è il numero 1 al mondo, è riesce ad imporsi agevolmente anche nei due restanti set: 7-6 (1), 6-2, 6-2, il risultato tutto per il serbo. 2-2, e tutto da rifare. In campo scendono, Tipsarevic per la Serbia, e Pospisil per il Canada, per decretare la finalista della Coppa Davis dell’edizione 2013. Alla fine ha la meglio il serbo, che vince in tre set, ma giocando 2 tie-break: 7-6(3), 6-2, 7-6(6). Tripudio sulle gradinate dello Stadio di Belgrado, dove il pubblico (va detto abbastanza indisciplinato ed eccessivamente rumoroso), è tutto in piedi per salutare la seconda finale della storia di questa giovane nazione, che si giocherà in casa (si presume sempre a Belgrado), il titolo contro un’altra nazione formatosi dopo il crollo del muro di Berlino.