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Vaticano, tagli alle pensioni dei cardinali? La mossa preventiva di antipapa Bergoglio

Autore: Andrea Cionci

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https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/663060/vaticano-tagli-pensioni-cardinali-antipapa-bergoglio.html

di Andrea Cionci

25 Novembre 2024

Provvedimenti impopolari proprio adesso che si sta diffondendo nel mondo la consapevolezza della sua illegittimità? Non dovrebbe invece cercare di ingraziarsi i cardinali? No, ecco la banale strategia sottintesa dietro a questo gratuito “dispetto economico”: saranno tagliati degli "spiccioli"

In questi ultimi giorni ha tenuto banco la notizia secondo cui il presunto “papa Francesco”, tutto ansioso di rimettere urgentemente in sesto le finanze vaticane, annuncia tagli drastici al personale laico e alle pensioni dei cardinali. Citiamo da Il Giornale:  “In una lettera del Papa ai cardinali ha confermato il temuto intervento sulle pensioni vaticane […] «L'attuale sistema non è in grado di garantire nel medio termine l'assolvimento dell'obbligo pensionistico per le generazioni future». […] Il Papa poi ha voluto dare una "sforbiciata" di circa 500 euro anche al "piatto" mensile dei cardinali impegnati nei dicasteri di Curia, mentre i "pensionati" li perdevano già diventando emeriti. La stretta sui soldi, inclusa la necessità di intervenire sulle pensioni, si deve al suo prefetto, il laico Maximino Caballero Ledo, il grande sostenitore del raggiungimento del deficit zero che sta portando all'adozione di misure molto impopolari in Vaticano”.

Provvedimenti impopolari: proprio adesso che si sta diffondendo nel mondo la consapevolezza della sua illegittimità? Non dovrebbe invece cercare di ingraziarsi i cardinali? No, in effetti, e spiegheremo quale banale strategia sia sottintesa dietro a questo gratuito “dispetto economico”.

Notiamo infatti che la grande enfasi data al taglio delle pensioni dei cardinali in realtà conduca a un risparmio irrisorio: i cardinali (validi pre 2013 e invalidi post 2013) sono in totale 211 x 500 euro di taglio mensile x 12 mesi = un risparmio di 1.266.000 euro annui.

Secondo voi le finanze vaticane si rimettono in sesto tagliando questi “spiccioli”? 

Scrive “papa Francesco” nella lettera ai cardinali che le sue sono «decisioni non facili che richiederanno una particolare sensibilità, generosità e disponibilità al sacrificio da parte di tutti».  

Avvilente come il mainstream non sembri cogliere l’evidente, propedeutica strategia mediatico-difensiva dell’antipapa, visibilmente messo all’angolo.

Ormai la questione della sede impedita di Benedetto XVI sta facendo il giro del mondo. Fondamentali sono state le ultime uscite di due stimati e colti sacerdoti, Padre Giorgio Maria Faré (presuntamente scomunicato dal suo stesso ordine carmelitano) e don Fernando Cornet il quale sarebbe stato invece ridotto allo stato laicale dallo stesso “papa Francesco”, con un decreto presuntamente “inappellabile”. Certo, Bergoglio con questa brutale sanzione a don Cornet si è esposto parecchio e non ci ha fatto una bella figura, ma il gioco intimidatorio valeva la candela: punirne uno, per educarne cento. Peccato che il provvedimento sia fortemente lacunoso, perfino nel latino, non rechi la firma “del Papa” e sarà del tutto appellabile.

Anche Avvenire ci mette del suo mostrando un Bergoglio in crisi totale con la pubblicazione di articoli che ammiccano ad antipapi buoni, che “erano migliori di come sono stati dipinti” https://www.youtube.com/watch?v=xK6epam_4cM&t=7s Una “impercettibile” excusatio non petita che ha destato molti sorrisi.

Insomma, si addensano i nuvoloni per Francesco e, dopo l’apertura del Giubileo, potrebbe arrivare finalmente la bordata di qualche cardinale autentico che pianti la grana e pronunci il fatidico “vere papa mortuus est”, denunciando la sede impedita di Benedetto XVI e il relativo antipapato di Francesco. Ci si è già attivati con nuove petizioni “ad cardinalem”: quella al card. Robert Sarah, prima della serie, sta per superare in pochi giorni le 4000 firme.

Ecco perché, con questi chiari di luna, la mossa mediatica di risposta da parte di Bergoglio deve essere preparata in anticipo, come sempre fa il Nostro. E quindi, cosa c’è di meglio che difendersi da un impeachement accusando “i cardinaloni cattivi, duri di cuore e bigotti che lo delegittimano solo per difendere i loro privilegi”?

Sembra già di leggere i titoli sui quotidiani: “Francesco: i cardinali si rivoltano contro di me perché ho tagliato i loro benefit”. E ancora: “Bergoglio: mi giudicano antipapa perché ho intaccato interessi economici” etc. Naturalmente, i giornaloni mainstream saranno messi in batteria con queste note di linguaggio, un po’ come quando ripetono a reti unificate che “Papa Francesco ha celebrato la messa”, pur essendo ormai notorio che non celebra messa da due anni e mezzo. Non la celebrerà nemmeno per l’apertura del Giubileo, il 24 dicembre (!). Probabilmente tale sospensione potrebbe essere dovuta alla mancanza del suo certificato di diaconato o ad altro tipo di restrizioni a cui è sottoposto. 

Del resto, in uno stato di diritto, nemmeno il Papa (o l’Antipapa) può evitare di sottomettersi alle leggi.

Di Andrea Cionci

 

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