Si è tenuto a Venezia il prestigioso Premio Canaletto, che ha visto la partecipazione di personalità di grande rilievo come Silvana Giacobini, celebre giornalista e scrittrice con una lunga carriera nel mondo editoriale italiano, Salvo Nugnes, curatore d’arte, scrittore e giornalista, Alberto D'Atanasio, storico dell'arte, Luigino Rossi, già presidente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, Giada Eva Elisa Tarantino, storica dell'arte, Maddalena Baldini, giornalista di cultura, Ettore Marussi, già responsabile delle mostre per Tgcom24, Ugo Puglisi, del Trieste Corto Film Festival e altri esperti di rilievo che hanno dato vita a discussioni stimolanti e approfondite.
Tra i talentuosi artisti premiati spicca l’autodidatta Claudio Marangoni che si è distinto per una sensibilità artistica capace di coniugare tradizione e introspezione. Pittore per passione, ha trasformato negli anni il suo talento innato in una voce pittorica unica e personale, capace di affascinare per la sua autenticità e profondità espressiva.
Il punto di svolta per l’artista arriva con una riflessione sul paesaggio polesano, luogo che diventa il fulcro della sua poetica. Attraverso una trasformazione stilistica e tematica, inizia a esplorare le atmosfere intime della natura locale, portando sulla tela non solo ciò che vede, ma ciò che sente. I suoi quadri non sono semplici rappresentazioni di luoghi, ma autentici “ritratti dell’anima” del paesaggio.
Ogni dipinto è un verso che racconta una storia, che sussurra sentimenti e invita a una contemplazione profonda. La capacità di trasformare il paesaggio in un linguaggio poetico è ciò che rende unica la sua arte e che lo ha portato a vincere il prestigioso Premio Canaletto.