L'assoluzione dopo otto anni. Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati giudicati non colpevoli per l'omicidio della studentessa Meredith Kercher.
La quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d'appello che li aveva visti condannare a 25 anni di reclusione per Raffaele Sollecito e 28 anni e 6 mesi per Amanda Knox.
Pianti e lacrime per il padre di Sollecito, Francesco, in attesa con il figlio del verdetto,che ha visto smontare la tesi accusatoria della Procura da parte dell'avvocato Giulia Bongiorno con un ricorso di oltre 650 pagine e che aveva visto il legale paragonare il suo assistito a Forrest Gump, il personaggio reso celebre dall'attore Tom Hanks: Puro come lui e come lui non si rende conto delle vicende spettacolari in cui è implicato: assolvetelo! - ha contestato la Bongiorno nella sua arringa.
Sollievo anche per l'americana Amanda Knox, che ha atteso il responso della Cassazione in Usa nella sua casa di Seattle insieme ai suoi genitori visibilmente preoccupata e sulle spine – come hanno riferito alla stampa i suoi difensori legali.
La Knox é stata assolta dall'accusa di omicidio ma condannata in via definitiva a tre anni per calunnia ai danni di Patrick Lumumba, suo ex datore di lavoro e inizialmente coinvolto nella vicenda, la cui pena però è già stata scontata dalla donna e quindi archiviata.
L'accusa sostenuta dal pg Mario Pinelli aveva chiesto di confermare la condanna già inflitta alla coppia, nonché amici di Meredith Kercher, che invece si è tramutata in assoluzione per i due allora studenti implicati nell'omicidio.
Dopo questa sentenza rimangono ancora interrogativi sulla vicenda, che forse non verrano svelati in un aula di giustizia ma che rimangono aperti per gran parte dell'opinione pubblica che si è interessata al delitto in questi anni.