Definire raccapriccianti, indecenti e vergognose le dichiarazioni rilasciate dal Vice Presidente nazionale e Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini apparse su Agricolae (www.agricolae.eu/PI/) è assolutamente riduttivo rispetto alla sensazione che noi agricoltori proviamo.
Dichiarare “non c’è nessun tipo di malessere e Coldiretti sta viaggiando solo nell’interesse delle imprese agricole come ha sempre fatto” appare una sonora bestemmia nei confronti di chi ha o sta chiudendo la propria Impresa perchè i propri prodotti non sono remunerati o remunerati al di sotto dei costi di produzione.
Tutti gli associati non sono mai stati pubblicamente informati sulle dorate remunerazioni dei Segretari di zona, dei Direttori provinciali, dei Responsabili regionali e dei Responsabili romani. Lega della Terra ha cercato sia telefonicamente sia in forma scritta di ricevere informazioni sui paperoni del primo sindacato italiano senza ricevere risposte concrete e reali.
Segno di civiltà e di trasparenza sarebbe che il Sig. Prandini consegnasse ai mezzi di informazione i tabulati con tutte le remunerazioni così da vedere se la Coldiretti ha fatto gli interessi degli agricoltori o gli interessi del conto corrente dei propri responsabili. E’ giunto il momento di dire la verità e di gettare la maschera di ipocrisia e di bugie diffuse in questi anni di vita dorata romana.
Relativamente al tour che Coldiretti sta realizzando in giro per il Belpaese appaiono tragicomiche le dichiarazioni di Prandini “Il tour sta andando molto bene, con grandi risultati in termini di partecipazione ma soprattutto condividendo quella che è la linea sindacale con la nostra base associativa, quello che abbiamo sempre fatto in questi anni”.
Da questo sorge una domanda: come può andare bene questo tour se fatto solo tra responsabili locali, senza la presenza degli associati?
Visto che Prandini sostiene che “Tutto quello che viene fatto è sempre stato deliberato dagli organi dell’organizzazione stessa ma soprattutto con grande trasparenza nei confronti di tutti gli associati” sarebbe opportuno che restituissero i lauti stipendi, chiedessero scusa agli associati e che andassero immediatamente a casa.
La situazione in Coldiretti rispecchia l’attuale situazione politica nazionale. Un rimedio? Accompagnarli alla porta!