Un’operazione della polizia di Monza ha bloccato una banda di giovanissimi spacciatori di droghe pesanti e leggere per mezzo di WhatsApp, la popolare applicazione per telefonini, e Facebook.
I giovani, tutti appartenenti a famiglie normali, usavano un codice per l'acquisto di droga che si rifaceva alle 'faccine' ed 'emoticon' dell’applicazione. Un quadrifoglio era una dose di marijuana, "andiamo a bere" voleva dire acquistare Ketamina liquida, “10 libri di scienze" chiedere 10 grammi di marijuana.
La rete di spaccio era vasta e molte le questure impegnate al suo smantellamento.: la questura di Milano, il Reparto prevenzione crimine Lombardia e agenti di Verbania, Bergamo, Desenzano del Garda e Lecco.
E’ stata eseguita un'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Monza nei confronti di 13 indagati ai quali si sono aggiunti una cinquantina di decreti di perquisizione. Otto arresti, sette dei quali in flagranza di reato data la vasta quantità di droga trovata nel corso delle perquisizioni. Scoperta anche una miniserra per la coltivazione casalinga delle piantine di marijuana. I ragazzi conducevano una vita tipica dei ragazzi della loro età senza particolari problemi, ma sono stati traditi dal continuo uso di stupefacenti.