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Tecnologia, scienza e malattia nel romanzo d’esordio di Giuseppe Lapadula: La Piaga. Un Romanzo nell’Universo Barocco.

Con La Piaga. Un romanzo nell'Universo Barocco – romanzo d'esordio di Giuseppe Lapadula – l'autore dà vita a un universo narrativo in cui il progresso tecnologico convive con un degrado morale e fisico sempre più marcato

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Giuseppe Lapadula (classe 1983) autore italiano alla sua opera d'esordio, già noto al pubblico social per la sua capacità di intrecciare fantascienza e riflessione filosofica, ha da poco pubblicato il suo romanzo d’esordio: una distopia fantastica che si fa carico di immaginare una delle tante derive a cui il futuro ipotetico dell’umanità.  potrebbe andare incontro.

La Piaga. Un romanzo nell’Universo Barocco rappresenta il culmine del suo interesse per le tematiche esistenziali e morali legate al progresso tecnologico – tematiche che l’autore si prende la briga di raccontare all’interno del suo blog e dei canali social, dove è possibile approfondire tutti gli aspetti legati alla sua creazione e all’Universo Barocco in cui è ambientato La Piaga. 

Lapadula tenta – e riesce! – di creare mondi narrativi che riflettano le problematiche sociali e spirituali del nostro tempo, proiettandole in un futuro possibile. Il suo approccio alla fantascienza è caratterizzato da una forte componente etica, che richiama capisaldi della letteratura fantascientifica come Philip K. Dick, ma con una sensibilità moderna che si interroga su questioni come la politica, la fede, la scienza, le differenze tra classi sociali e fazioni, e il destino dell’uomo

La tecnologia: un progresso effimero?


Con La Piaga. Un romanzo nell'Universo Barocco, G. Lapadula costruisce un universo narrativo in cui il progresso tecnologico convive con un degrado morale e fisico sempre più marcato. L’intreccio attorno a cui il romanzo si costituisce è paragonabile alla costruzione di un palazzo, perché piano dopo piano, Lapadula disperde e diffonde indizi che il lettore potrà riutilizzare con il procedere della narrazione e dei fatti raccontati. Il romanzo è intriso di temi scientifici e tecnologici che – narrativamente parlando – si costituiscono non solo come strumenti per migliorare la vita umana, ma anche forze potenzialmente distruttive. Lo stesso concetto di "piaga" evocato dal titolo del romanzo, si rivela cruciale nella storia, divenendo il simbolo di un futuro in cui l'umanità si trova a combattere una minaccia invisibile e implacabile che non può controllare.

Nel mondo di La Piaga, la tecnologia ha raggiunto un livello di sofisticazione estrema. Uno degli elementi tecnologici chiave è la contrazione spaziale, un sistema che permette viaggi interstellari istantanei, riducendo le distanze tra i pianeti. Tuttavia, sebbene la tecnologia sembri avere risolto il problema delle grandi distanze fisiche, essa non è ancora in grado di risolvere i problemi esistenziali, civili e morali che l’umanità si trascina dietro – né quelli rappresentati dall’effettivo limite della velocità della luce.

All'inventiva di Lapadula si aggiunge una spiccata capacità per le descrizioni che arricchiscono il romanzo e che permettono ai lettori – anche quelli più distratti – di inserirsi perfettamente all'interno dell'opera. A titolo esemplificativo, le astronavi che solcano lo spazio tra le stelle sono descritte con dettagli ricchi e opulenti, miscelando un'estetica seicentesca a un design futuristico. Non si tratta di semplici mezzi di trasporto, ma rappresentano simboli di potere e prestigio, nel quale interno si nasconde un vuoto morale e spirituale. 

La scienza al servizio del potere

Nel romanzo, la scienza è una forza ambigua e dal duplice volto. Da un lato, offre grandi possibilità all’umanità: la creazione di nuove tecnologie per sopravvivere nello spazio, la colonizzazione di nuovi mondi e l’invenzione di armi tecnologicamente avanzate. Tuttavia, l’avanzare del contagio della piaga mette in discussione la capacità della scienza di controllare l'ambiente e garantire la sopravvivenza. 

Nonostante gli enormi progressi, gli scienziati e i medici non riescono a trovare una cura efficace per contrastare la piaga, segnale di un evidente fallimento profondo – che ben ricorda situazioni purtroppo già esperite dal genere umano. Helga, la dottoressa dell'equipaggio, si sforza di trovare una soluzione scientifica, ma il suo lavoro è costantemente ostacolato dalla mancanza di informazioni e dalle continue tensioni politiche che mettono a repentaglio il contenimento del virus. In modo metaforico, la piaga non è solo un problema medico urgente, ma diviene anche questione etica: chi può decidere cosa fare del futuro dell'umanità quando la scienza non può fornire risposte definitive?

Spesso paragonata a un'ombra che si allunga silenziosamente sugli uomini, la piaga indica la sua natura invisibile e inarrestabile. Inoltre, l'infezione non porta alla morte immediata, ma condanna lentamente l'umanità all'estinzione. Per questo tutta l’opera di Lapadula, in un certo senso, può essere concepita come una metafora del deterioramento morale e spirituale dell'umanità. Il simbolo di una civiltà in declino, dove il progresso tecnologico non è sufficiente a risolvere i problemi più profondi.

Un'opera matura e ricca di significati

Il narratore onnisciente e l’ambientazione barocca sono due pilastri fondamentali di La Piaga. Giuseppe Lapadula riesce a creare un universo complesso, dove il tempo e lo spazio non sono solo dimensioni fisiche, ma vincoli che modellano la vita dei personaggi e il loro destino. Il linguaggio ricco e dettagliato evoca una realtà visivamente potente, in cui ogni elemento contribuisce a costruire un mondo distopico che riflette il nostro presente e passato.

Giuseppe Lapadula utilizza uno stile denso e stratificato, con un linguaggio ricco di dettagli tecnici ma sempre bilanciato da un tono lirico e riflessivo. I periodi sono spesso complessi, con subordinate che si intrecciano a creare una narrazione lenta e riflessiva, ideale per un’opera che affronta questioni tanto profonde. Spesso paragonata a un'ombra che si allunga silenziosamente sugli uomini, la piaga indica la sua natura invisibile e inarrestabile. Le navi spaziali sono descritte come cattedrali del vuoto, un'immagine che sottolinea la grandezza architettonica ma anche la mancanza di un vero significato.

Con La Piaga, Lapadula dimostra non solo una grande abilità nella creazione di mondi, ma anche una profonda comprensione delle dinamiche umane, offrendo al lettore un’esperienza immersiva e stimolante. Per chi cerca una narrazione che sfidi i confini del tempo e dello spazio, questo romanzo è un’opera imperdibile.

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