Il racconto di Palazzo Donn’Anna come luogo d’incontro di persone in cammino, dalla prima metà del 1600 con la coppia vicereale Don Ramiro Felipe Núňez de Guzmán duca di Medina de las Torres e Donna Anna Carafa della Stadera, fino ai giorni nostri come topos prediletto da pittori, architetti, artisti e musicisti è il fulcro dell’appuntamento di sabato 28 settembre, ore 10, della Fondazione Ezio De Felice, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024.
Un’occasione preziosa per entrare nei meandri della storia di Palazzo Donn’Anna, uno dei simboli più affascinanti della città di Napoli, crocevia di persone, idee e arte nel corso dei secoli.
Il palazzo ha assunto nel tempo lo spettacolare fascino di una rovina antica, diventando una vera e propria icona, incastonato sul litorale di Posillipo, amato dai napoletani anche per l’alone di leggende cui è storicamente legato.
Rimasto incompiuto, ha affascinato e influenzato artisti di fama internazionale, diventando un luogo emblematico per coloro che cercano di catturare l’essenza del rapporto tra arte e paesaggio.
L’appuntamento, intitolato “PALAZZO DONN’ANNA: un luogo d’incontro di persone”, si inserisce nell’ambito degli eventi 2024 delle Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa che quest’anno avrà come tema “Patrimonio in cammino”, riprendendo lo slogan europeo “Routes, Networks and Connections”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione.
Il tema è un invito a riflettere sul valore del patrimonio culturale in relazione a cammini, vie di comunicazione, connessioni e reti che, oggi o in passato, hanno reso possibili relazioni e scambi fra i popoli e le culture e contribuito alla formazione della nostra identità.
Durante l’evento si alterneranno diversi interventi: Encarnación Sánchez Garcia dell’Università degli Studi di Napoli l’Orientale disquisirà di “Ramiro de Guzmán e Anna Carafa, committenti del Buen Retiro napoletano”; Leonardo Di Mauro della Fondazione De Felice parlerà di “Ramiro de Guzmán e Anna Carafa, committenti oltre il Palazzo”; Cettina Lenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli tratterà il tema “Palazzo Donn’Anna nel Grand Tour degli architetti francesi”; Massimo Visone dell’Università degli Studi di Napoli Federico II concluderà con “Palazzo Donn’Anna e i pittori”.
“Un patrimonio in cammino” quello del Teatro di Palazzo Donn’Anna a Posillipo dove la Fondazione De Felice, da sempre è impegnata come spazio generativo di incontri, idee, studi e impegno culturale, un luogo in cui il passato e il presente si incontrano, testimoniando il potere dell’arte come veicolo di connessione tra le persone e le epoche.
Il Palazzo Donn’Anna fu progettato e costruito nel 1642 dall’architetto Cosimo Fanzago del viceré Don Ramiro Núñez de Guzmán duca di Medina de las Torres e della viceregina Anna Carafa, principessa di Stigliano, sua consorte.
La sua costruzione rimase incompiuta a causa del rientro in patria del viceré, e della successiva morte di Anna Carafa.
Di particolare interesse architettonico è il Teatro, sede della Fondazione, che fu acquistato da Ezio De Felice. Grazie ad una impegnativa e laboriosa opera di restauro architettonico e ai sapienti interventi dell’architetto De Felice, dopo tre secoli, il Teatro è tornato all’antico splendore barocco.