Cesare Battisti potrebbe perdere lo status di “rifugiato politico” di cui gode da tempo in Brasile e diventare per esso “uno straniero irregolare”, così da essere espulso ed essere estradato in Italia dove deve rispondere di numerosi reati.
Il giornale brasiliano “Estadao” ha annunciato la prossima espulsione di Cesare Battisti, citando fonti giudiziarie, di cui però ancora non è dato conoscere la data, come confermato anche da Igor Sant’Anna Tamasauskas, avvocato di Battisti.
Battisti è conosciuto per essere fondatore e membro dei PAC (Proletari Armati per il Comunismo), gruppo eversivo dedito in Italia a rapine, ferimenti e anche omicidi tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni 80.
Nel 2007 il terrorista era stato arrestato dopo una lunga indagine congiunta tra la Polizia italiana e francese ma due anni dopo il Governo brasiliano gli aveva concesso lo status di rifugiato politico e negato la sua estradizione, negata poi definitivamente nel 2011 dalla Corte Costituzionale del paese.
A sorpresa però adesso il giudice del Tribunale Federale di San Paolo ha convertito la sentenza, stabilendo la clandestinità di Battisti e l'eventuale ritorno in Italia del soggetto, in quanto - Battisti in realtà uno straniero senza documenti in Brasile, condannato in patria per un crimine – come ha dichiarato in una nota il tribunale.
Nessuna istanza di ricorso è stata ancora presentata dai difensori del ben noto latitante, in quanto la sentenza non è stata ancora pubblicata.