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Shona: fantasia, coraggio, potere

La nona arte e il potere di una donna

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Iniziamo con una riflessione scientifica sul perché qualcuno dovrebbe impegnare il proprio tempo, la propria energia e, in molti casi, i propri preziosi neuroni leggendo “Shona,” la nuova graphic novel di genere Sword and Sorcery creata da Stefano Labbia e splendidamente illustrata dall'artista brasiliano Vinicius de Souza. Ebbene ai più questa potrebbe sembrare una domanda banale, vista la qualità dei prodotti firmata da questo pluri acclamato e premiato duo, ma, come dimostrerò in questa dettagliata analisi, ci sono diverse ragioni / variabili per profondità e significato, per cui "Shona" merita la nostra attenzione. Ciò che rende questa opera degna di nota non è solo il suo contributo al genere fantasy, ma anche le implicazioni più sottili che la sua narrativa porta con sé.

Una lettura divertente, sì, ma con sostanza.

Prima di tutto, concediamoci un’osservazione relativamente semplice: leggere “Shona” è semplicemente divertente. Ora, comprendo che l'idea di "divertimento" sia estremamente soggettiva e variabile da individuo a individuo... Tuttavia, nei parametri convenzionali del genere Sword and Sorcery, l’avventura di Shona rappresenta un'esperienza decisamente emozionante e ricca di azione. Qui ci troviamo nel tipico contesto narrativo in cui il ritmo della storia è incalzante, con battaglie contro creature mitologiche e oscuri stregoni che riempiono le pagine.

Sebbene si possa pensare che questo tipo di narrativa sia leggera o superficiale, consentitemi di dissentire rispettosamente. Gli esseri umani, biologicamente programmati per rispondere agli stimoli emotivi e psicologici, traggono vantaggio da racconti che attivano il nostro bisogno di avventura e di fuga dalla realtà quotidiana. Ecco...  Immergersi nel mondo di Shona può offrire proprio questo tipo di evasione. Quindi, se state cercando una pausa dai doveri della vita quotidiana o un momento di puro intrattenimento, questa graphic novel rappresenta un’opzione più che eccellente!

Empowerment femminile attraverso una guerriera straordinaria.

Ora, passiamo a una questione di maggior spessore socioculturale: l'empowerment femminile. Storicamente, il genere narrativo in cui collochiamo la graphic novel ideata dall'autore, scrittore e sceneggiatore italo brasiliano Stefano Labbia, ha visto prevalere protagonisti maschili, uomini muscolosi e risoluti che solcano la scena con spade scintillanti. Well... Shona sovverte completamente questa aspettativa di genere: è raro trovare una guerriera femminile nel mondo del Sword and Sorcery che sia rappresentata con la stessa determinazione, forza e capacità di un eroe maschile. E qui, l’importanza di Shona emerge con chiarezza cristallina.

Insomma Shona non è solo una protagonista, ma un modello di resilienza e determinazione. Ella affronta pericoli incredibili, sfida forze soprannaturali e affronta i suoi stessi demoni interiori con una forza che va al di là del semplice coraggio fisico. Questa rappresentazione non solo fornisce un esempio positivo per le lettrici femminili, ma offre anche un potenziale catalizzatore per l’autoefficacia. È il classico effetto dell’apprendimento vicario di Bandura, in cui osservare qualcuno superare le avversità ispira l’osservatore a credere nelle proprie capacità di affrontare le proprie sfide personali.

Un mondo ricco e complesso da esplorare.

Infine, vorrei porre la vostra attenzione sulla costruzione del mondo – o worldbuilding, come preferiscono dire i miei colleghi anglofoni. Una delle caratteristiche distintive del genere "spada e stregoneria" è la creazione di ambienti fantastici, ricchi di dettagli e colmi di pericoli, e il mondo di Shona non fa eccezione alcuna. Qui, ci troviamo immersi in un universo dove foreste spettrali, castelli grandiosi, e creature mitiche si fondono in un panorama che offre infinite possibilità per l’immaginazione.

Per gli appassionati di fantasy, una delle principali attrattive è proprio questa capacità di fuga dalla realtà in mondi pieni di mistero e magia. Il mondo di Shona è una tela vibrante che stimola la curiosità e il desiderio di esplorazione. Non si tratta solo di seguire una narrazione, ma di immergersi completamente in un ambiente nuovo e inesplorato. Questa capacità di farci sognare e vagare con la mente è, di per sé, un potente antidoto alla monotonia della vita quotidiana.

In definitiva, “Shona” è molto più che una semplice graphic novel seriale devota all' avventura; è un’opera che riesce a unire intrattenimento, empowerment e creatività in un unico racconto avvincente. Che siate alla ricerca di una lettura che vi faccia battere il cuore, di un personaggio in cui identificarsi, o di un mondo fantastico in cui perdersi, Shona ha qualcosa da offrire. Ecco perché, in una prospettiva culturale e psicologica, leggere "Shona" è non solo una scelta divertente, ma anche una decisione intellettualmente stimolante.

Dopotutto, come ogni buon esperto vi dirà, trovare una storia che catturi la vostra attenzione e stimoli la vostra immaginazione non è solo una fortuna, ma un vero e proprio atto di nutrimento per la vostra mente! E nel vasto panorama del genere fantasy, Shona brilla come una stella luminosa, pronta a guidarvi in un viaggio che vale la pena di essere vissuto. Chapeau a Labbia che anche stavolta fa centro - e senza usare arco e frecce.

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