"I nostri militari sono assolutamente pronti, abbiamo esperienza in questo tipo di missioni e sappiamo benissimo quello che ci può aspettare". Così si è espresso
il Colonnello Gianfranco Paglia, ufficiale dell' Esercito Italiano e Medaglia d' Oro al Valor Militare per meriti di guerra nella missione “Ibis” in Somalia.
"Se si dovesse intervenire - continua Paglia - servirà unità, a tutti i livelli. Noi italiani siamo bravissimi a parlarci addosso, si tende spesso a strumentalizzare le dichiarazioni: quando il ministro Pinotti dice che siamo pronti, esegue una valutazione tecnica sullo stato delle cose. Le parole del premier Renzi hanno un senso politico diverso: butta acqua sul fuoco ma sa benissimo che il ministro Pinotti fa dichiarazioni sapendo quello che dice". Affinchè un eventuale operazione militare riesca nel suo intento, spiega il Colonnello Paglia, che ha lunga esperienza di missioni in teatri difficili come l' ex Jugoslavia o il Libano e che oggi ricopre il ruolo di Consigliere del Ministro della Difesa "il presupposto fondamentale è quello di un ombrello Onu. Per mia esperienza personale posso assicurare che andare lì col basco blu non basta ad evitare che ti sparino addosso: bisogna che chi hai di fronte non ti veda come un conquistatore. Ma nessun tentennamento - avverte Paglia, che ricorda come in Bosnia o in Somalia - ci siamo già ritrovati a fare da scudi umani. Quello che serve, invece è un intervento deciso: di peace-enforcement, più che di peacekeeping. Oggi abbiamo un esercito di professionisti, non siamo secondi a nessuno e abbiamo lunga esperienza in missioni di questo tipo"