Da circa 10 anni l'Ospedale Civile di Caserta era gestito dalla camorra. La clamorosa scoperta è stata fatta attraverso un'indagine effettuata a Napoli e coordinata dai magistrati antimafia, ed ha portato all'arresto di 24 persone per reati che vanno dall'associazione mafiosa alla corruzione, dall'abuso d'ufficio agli imbrogli nell'aggiudicazione degli appalti.
All'interno della struttura sanitaria, il clan Zagaria decideva su tutto: appalti ed affidamenti diretti grazie a una fitta rete di convivenze e collusioni con politici, colletti bianchi ed imprenditori compiacenti.
Secondo gli investigatori a coordinare il tutto sarebbe stata la sorella di Michele Zagaria. Quest'ultima, anch'essa arrestata oggi, avrebbe convocato politici e funzionari e stretto accordi con gli imprenditori che mensilmente avrebbero versato le tangenti nelle casse del clan.
Tutte le accuse sono dimostrate da numerose intercettazioni ambientali svolte nel corso delle indagini.
In altre parole, le risorse messe a disposizione dello Stato per far funzionare l'Ospedale Civile di Caserta, finivano nelle mani degli imprenditori che ogni mese giravano una quota ai padrini della camorra. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati beni a 11 indagati dal valore di 12 milioni di euro.