E' successo nella periferia di Arezzo. Un bambino di appena 2 anni è morto per aver inalato esalazioni di monossido di carbonio forse generate da una stufetta. Si trovava con i genitori all'interno di un furgone adibito alla vendita di panini. La procura ha disposto a breve l'autopsia e sono in corso le indagini.
Una tragedia e un dolore incredibile quello che stanno provando due genitori della provincia di Arezzo, i quali hanno perso il figlio di 2 anni, nella notte del 5 gennaio, a causa di un intossicazione da monossido di carbonio. Era quasi mezzanotte quando la famiglia toscana si trovava all'interno del furgone che utilizzavano per lavorare come venditori ambulanti di panini. Per riscaldarsi dal freddo notturno avevano acceso una stufetta, ma quella che sembrava una notte come le altre, è diventata un incubo. La madre si è accorta infatti che il piccolo Adam non respirava bene; preoccupata ha chiamato il 118. Nel mentre che i soccorsi arrivavano, lei stessa ha iniziato a rianimarlo, sotto indicazione della centrale di emergenza sanitaria che, al telefono, la istruiva. Purtroppo il tentativo della donna non è servito; esanime è stato portato all'ospedale dove è stato sottoposto a cure specifiche, anch'esse risultate inutili. Dopo un significativo peggioramento delle condizioni di salute, è morto alle prime luci dell'alba. I parenti sono sotto choc.
Intanto sono in corso le indagini, iniziate dopo che la polizia e i vigili del fuoco sono intervenuti all'interno dell'autovettura, dove hanno trovato una stufetta, probabilmente causa dell'intossicazione. Non si esclude però un possibile guasto ai motori all'esterno del furgone, necessari per alimentare energia ai frigoriferi, piastre e altri strumenti per l'esercizio dell'attività . La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo sul caso e si è disposto l'autopsia per i prossimi giorni, in modo che si possa far luce sulle cause della morte del piccolo Adam.