Fitto-casa: un piccolo grande contributo che ogni anno la Regione Sardegna stanziava in favore degli studenti sardi che frequentassero corsi universitari presso atenei ubicati fuori dall’isola. Il bando prevedeva le nuove assegnazioni (per coloro che cominciassero il primo anno di studio nella Penisola) e i rinnovi, rivolti a coloro i quali avessero già frequentato almeno un anno di università.
Lo stanziamento previsto per l’anno accademico 2013/2014 era stato pari a 2.100.000 euro, da suddividersi appunto tra i rinnovi e le nuove assegnazioni. L’importo massimo concedibile a ciascun studente non sarebbe potuto essere superiore a 2.500 euro.
In seguito alla pubblicazione delle graduatorie definitive per le rispettive categorie, entro la fine di settembre ogni studente avrebbe dovuto consegnare, via posta o a mano presso l’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, le ricevute relative al pagamento di almeno 6 mesi di affitto. Così tutti i ragazzi hanno fatto, ma dopo la lunga attesa, e sicuri di vedersi accreditato il denaro, solo i “rinnovi” si sono visti versare sui propri conti le somme stabilite, mentre coloro facenti riferimento alle “nuove assegnazioni” hanno avuto una spiacevole sorpresa: niente soldi.
Il malcontento si è presto scatenato tra gli studenti, i quali hanno fatto squillare più volte i telefoni dei responsabili degli uffici preposti, non ricevendo però alcuna risposta soddisfacente, tranne quella relativa al tanto chiacchierato “patto di stabilità e crescita”. La protesta ha fatto in seguito ingresso su Facebook, all’interno del gruppo “Contributi Fitto-Casa per studenti in atenei fuori dalla Sardegna”. Queste alcune delle risposte ricevute dai funzionari della Regione, postate dagli utenti:
“L'Ufficio ha provveduto ai pagamenti dei soli Rinnovi. I pagamenti relativi alle Nuove Assegnazioni sono al momento ancora bloccati. I nuovi Bandi relativi al fitto casa sono in fase di predisposizione. Saranno pubblicati nel sito della Regione appena possibile”.
"Buongiorno, il Bando relativo al fitto casa non stato ancora pubblicato. Ci ricontatti tra una ventina di giorni. I pagamenti delle Nuove Assegnazioni sono al momento ancora bloccati”.
Come ultima, vi proponiamo una lettera scritta da una giovane studentessa al Presidente della Regione Sardegna Pigliaru:
“Caro Presidente, nel ricordare il Suo programma elettorale, ed in specifico quello che riguarda la formazione dei giovani, cominciamo il domani significa dare ai temi dell’istruzione inclusiva e di alta qualità l’importanza che non ha mai avuto nel passato. Le condizioni economiche mondiali e il mercato in cui anche la Sardegna di trova ad operare richiedono un impegno crescente nelle politiche di istruzione. Resto estremamente sorpresa dal constatare che per tutti i giovani sardi che fanno scelte diverse da quelle offerte dagli Atenei Sardi c'è scarsa attenzione a considerare che per molti questa scelta formativa ha dei costi di sopravvivenza spesso insostenibili fuori dalla propria regione.
In sostanza pensa che dopo più di un anno dal bando "Contributi fitto casa per studenti che frequentano Atenei fuori dalla Regione Sardegna" si possano accelerare i tempi di liquidazione per quanti, rientranti nei criteri definiti dal bando, stanno facendo fatica a proseguire gli studi? (perché magari superano di poco i criteri, da poveri, fissati per le borse di studio). E per il nuovo bando si dovrà attendere ancora? E ancora che mi dice degli assegni di merito?
Secondo Lei è prioritario finanziare le scuole private, tutte le iniziative "fantasiose" sulla lingua sarda ecc? (queste le uniche iniziative di espressione dell’Assessorato?).
Grazie per quanto potrà fare
Una cittadina che ha creduto nel suo programma”.
Desideriamo dar voce agli appelli degli studenti sardi, per i quali una piccola grande somma di denaro può divenire un ausilio fondamentale per la loro permanenza nella città nella quale studiano, con la speranza che una risposta da parte della Regione Sardegna giunga al più presto e le somme stabilite possano venire accreditate nel minor tempo possibile.