È stato indetto uno sciopero degli infermieri per lunedì 3 novembre in segno di protesta contro i tagli alla sanità che stanno mettendo in ginocchio il sistema sanitario.
A proclamare lo sciopero nazionale è stato il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind, il quale mette alla base della protesta due punti fondamentali: il blocco del turn over, e quello contrattuale. Manca un ricambio del personale, tutto è bloccato infatti dal 2008, gli infermieri sono sempre di meno, nonostante il lavoro sia sempre tanto. Secondo dati Ocse, in Italia mancano circa 100mila infermieri rispetto alla media degli altri Paesi dell'Unione Europea. Questi problemi rischiano di penalizzare i livelli essenziali di assistenza.
Per il 3 novembre è prevista anche una manifestazione, che si terrà a Roma davanti a Montecitorio. Non pochi i disagi che si andranno a creare negli ospedali pubblici, tra interventi chirurgici saltati e attività ambulatoriali sospese, dalla radiologia agli esami di endoscopia, scrive l'Ansa. Saranno tutelate però le operazioni chirurgiche d'emergenza. La protesta verte soprattutto sulla legge di stabilità, con la quale il governo ha richiesto alle regioni il ridimensionamento dei costi, soprattutto in ordine agli sprechi che assolutamente esistono e andrebbero eliminato. D'altra parte servirebbe un sistema di riorganizzazione secondo professionalità, dice il segretario nazionale Nursind Andrea Bottega, il quale denuncia: ”anche questa legge di stabilità ribadisce le politiche contro il lavoro pubblico”.