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Roma scoperta evasione fiscale per 1,7 miliardi di euro

Il sistema è stato creato nel 2001 da due da imprenditori romani

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Il sitema di fatture false creato  dagli imprenditori Pierino Tulli et Maurizio Ladaga, ha provocato negli anni un danno allo Stato italiano pari a 1,7 miliardi di euro. Il sistema operava facendo emettere false fatture da società intermediarie ingaggiate da altre imprese del settore della sicurezza e pulizia industriale. Grazie a queste false fatture ingenti somme di denaro finivano sui conti di società create unicamente per incassare queste cifre. Una volta ritirati, i soldi in questione venivano depositati a San Marino e nel Lussemburgo,  le società dichiaravano fallimento e ne venivano costituite altre. Sono 62 le persone  accusate di aver partecipato a questa enorme frode . La finanza ha posto sotto sequestro beni per un valore superiore a 100 milioni di euro, di cui molti beni immobiliari due imprese e un centinaio di conti bancari. Circa 70 finanzieri hanno partecipato alle operazioni in tutta Italia nel quadro dell’inchiesta partita e diretta da Roma e quanto scoperto finora non rappresenta che la punta dell'iceberg. Sabato la polizia ha sequestrato appartamenti per 2,7 millioni di euro ad un imprenditore sardo che vendeva i suoi prodotti su internet senza dichiarare nessun entrata al fisco. Secondo uno studio condotto nel 2012 da un grande istituto privato l’economia sotterranea italiana (lavoro nero, attività criminali, affitti al nero) ha rappresentato nel 2011 cira il 35% del prodotto italiano lordo qualcosa come 540 miliardi di euro.Nel 2013 facendo il punto sulla lotta contro l’evasione fiscale la finanza aveva annunciato di aver scoperto più di 56 miliardi di evasione. Di questi cinquantasei miliardi,   tredici  sono stati recuperati . Si spera di recuperarne altrettanti nel 2014 e almeno 15 miliardi nel 2015 come ha dichiarato la direttrice dell’agenzia delle Entrate Rossella Orlandi. La lotta contro l’evasione fiscale ha acchiappato grandi nomi come Dolce&Gabbana,  Maradona e Silvio Berlusconi.

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