Sono stati arrestati ieri due ispettori dell'Agenzia delle Entrate di Roma ed un complice, considerato l'intermediario negli affari loschi dei due funzionari pubblici. L'accusa è quella di tentata concussione, ovvero la promessa di riduzione di sanzioni in cambio di denaro. Sono finiti in carcere i due ispettori, mentre l'intermediario è agli arresti domiciliari.
Non è la prima volta che sono pervenute denunce in capo ai due ispettori dell'ente finanziario. A luglio di quest'anno fu un ristoratore a lamentare lo stesso reato commesso ai suoi danni dall'ispettore Giuseppe Costantini e Alberto Mario Gloria, i quali avevano chiesto delle tangenti all'imprenditore per effettuare le verifiche fiscali. Le indagini ulteriori, fatte durante questi mesi, hanno confermato quanto si sospettava sulla possibile attività concussiva messa in piedi dai due funzionari con l'aiuto del complice Antonio Beltri, cugino di Costantini.
Con la collaborazione della Direzione Generale del Lazio dell'Agenzia delle Entrate, il gip Simonetta D'Alessandro, su richiesta del pm Mario Palazzi, ha disposto le tre ordinanze di custodia cautelare, che i due ispettori sconteranno in carcere al Regina Coeli, mentre al complice sono stati concessi gli arresti domiciliari