Doveva essere una domenica tranquilla, un pic nic con gli amici con qualche birra e il pranzo al sacco seduti sotto gli alberi. Non è stato così per un romeno di 52 anni che, in seguito ad una lite causata forse dall'eccessivo bere, è stato accoltellato in pieno giorno nel parco del quartiere Casilino, a Roma. Ora si cerca il colpevole, forse anche lui romeno, scappato dopo l'assassino del connazionale.
Domenica pomeriggio, Dimitrus Pradais, 52enne di origine romena, si trovava presso l'area verde di Villa De Sanctis, in uno dei quartieri più popolari di Roma. Insieme a degli amici, stava consumando un pic nic ricco soprattutto di bevande alcooliche. Probabilmente è stato proprio l'effetto dell'alcool a scaldare gli animi della comitiva, generandosi così, intorno alle 16:30, una lite violenta culminata poi nell'accoltellamento dell'uomo. Secondo la ricostruzione dei fatti, operate dai Carabinieri della Compagnia Casilina, l'uomo avrebbe ricevuto i colpi di coltello da una sola persona, un connazionale al quale si sta dando la caccia. A nulla è valso l'intervento del 118, il corpo del romeno era ormai in fin di vita a pochi metri dal cancello d'ingresso che dà su via di Villa Gordiani, ed è morto poco dopo l'arrivo dei soccorsi. Si stanno tenendo conto delle testimonianze di coloro che hanno assistito al delitto, o anche soltanto visto il gruppo di uomini mangiare e bere al parco di Roma nella giornata di ieri. È ricercato un romeno circa dell'età della vittima. Quell'area verde nella periferia della Capitale, solitamente è molto frequentata dalle famiglie del quartiere, soprattutto la parte centrale della villa, dove ci sono strutture per bambini, bar e un circolo podistico. Molti genitori che frequentano il posto hanno reagito stupiti alla notizia dell'assassinio, avvenuto nel posto dove portano i loro bambini e per giunta a quell'ora del giorno. Meno stupita, ma altrettanto dispiaciuta, è un'anziana signora che aveva già subito uno scippo in passato presso lo stesso parco di Villa De Sanctis, e auspica che sia finalmente stabilito un maggior controllo e vigilanza dell'area, diventata la notte rifugio per i senza tetto.