Una rivelazione pesante quella del boss di Cosa Nostra, Totò Riina a Lorusso durante l'ora d'aria al carcere milanese di Opera, è finita nelle intercettazioni del pm. Silvio Berlusconi "a noi altri ci dava 250 milioni ogni 6 mesi" racconta Riina al co-detenuto Alberto Lorusso. Peccato che queste dichiarazioni siano finite nelle intercettazioni disposte dai pm di Palermo nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Nelle conversazioni con Lorusso, riportate su Repubblica, Riina per la prima volta racconta la dinanica dell'accordo tra i vertici di Cosa Nostra e Berlusconi.
Secondo le dichiarazioni di Riina, i pm hanno la conferma del ruolo da intermediario svolto da Dell'Utri: "È venuto il palermitano – continua Riina – mandò a lui, è sceso il palermitano, ha parlato con uno… si è messo d’accordo… dice, vi mando i soldi con un altro palermitano, c’era quello a Milano. Là c’era questo e gli dava i soldi ogni sei mesi a questo palermitano. Era amico di quello… il senatore”.
"Il senatore" a cui il boss di Cosa Nostra fa riferimento è, appunto, Dell'Utri definito da Riima una "persona seria" mentre, "il palermitano" potrebbe essere il boss Tonino Cinà.